Politica

Le immagini che spiegano gli arresti degli agenti di custodia del carcere di Santa Maria Capua Vetere

Perché, magicamente, i sorridenti difensori dell'ordine sovranista e i praticanti che ne vogliono seguire le orme hanno smesso di parlare del martirio dei 52 eroici agenti della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, vittime della magistratura, secondo loro, per essere stati sottoposti a misure cautelari dalla Procura della Repubblica della stessa città campana? 

Perché il giornalista Nello Trocchia, inviato di Domani, ha pubblicato i video dei pestaggi della spedizione punitiva del 6 aprile 2020 avvenuti nel penitenziario Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere.

Le immagini, tra l'altro, mostrano  i detenuti che vengono fatti camminare tra due file di agenti che li prendono a schiaffi, calci, pugni, manganellate...

Giorgia Meloni (FdI) e Matteo Salvini (Lega) non hanno rilasciato alcun commento dopo la pubblicazione delle immagini e neppure Gennaro Migliore (Italia Viva) che ieri quasi si strappava i capelli per sottolineare "l'assoluta anomalia delle misure cautelari che hanno colpito gli indagati". 

I personaggi appena citati, ogni volta che ritengano di essere vittime di quelli che loro definiscono insulti gravi e inaccettabili, solo perché qualcuno sui social finisce per cadere nei tranelli orchestrati con dalle loro continue e reiterate provocazioni, si aggrappano al più becero vittimismo e parlano di attentato alla democrazia.

Adesso, però, dopo aver difeso e persino esaltato coloro che la democrazia la calpestano fanno finta di niente e parlano d'altro... a scusarsi non ci pensano proprio.

E questi personaggi pretendono di voler governare l'Italia.

Autore Alberto Valli
Categoria Politica
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