In uno stringato comunicato stampa, venerdì il ministero della Salute ha informato di aver dato il via libera alla terza dose (booster) di vaccino anti-Covid per gli over 60 e le persone fragili di ogni età.

"Alla luce delle ultime deliberazioni di EMA via libera alla terza dose (booster) di vaccino per i fragili di ogni età e per tutti gli over 60 sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione". 

Pertanto, la somministrazione della dose di richiamo del vaccino si allarga anche alle persone che abbiano superato i 60 anni e alle persone con  patologie concomitanti o preesistenti, a prescindere dall’età. In questo momento, tra costoro, potranno iniziare a prenotarsi per la dose booster tutti coloro che avranno ricevuto la seconda inoculazione entro metà dello scorso aprile.

La decisione fa seguito ad una raccomandazione dell'Ema pubblicata il 4 ottobre che ha preso in esame i dati di uno studio sul vaccino Comirnaty che mostrano un aumento dei livelli anticorpali quando viene somministrata una dose di richiamo circa 6 mesi dopo la seconda dose in persone di età compresa tra 18 e 55 anni.

Sulla base di ciò, l'Ema ha concluso che le dosi di richiamo possono essere prese in considerazione almeno 6 mesi dopo la seconda dose per le persone di età pari o superiore a 18 anni, aggiungendo che, a livello nazionale, gli organismi di sanità pubblica avrebbero potuto decidere proprie strategie al riguardo. 

A questo punto, è da ritenere logico che nelle prossime settimane o al massimo entro fine anno, la platea di coloro che potranno accedere alla dose di richiamo sarà allargata.

In base alle indicazioni dell'Ema, come dose addizionale sarà utilizzato uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia, Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna.