Le regole dei social e della propaganda impongono agli influencer di turno di esprimere la loro opinione sul fatto del giorno considerato da tutti eclatante. Così, dopo la morte di Pelé, adesso l'argomento su cui si sentono in dovere di esprimere il loro pensiero (termine alquanto ardito) è la morte di Benedetto XVI. 

Vediamo che cosa hanno detto al riguardo gli influencer che si occupano di politica e (purtroppo per noi) di istituzioni, iniziando dai leader del post-fascismo. Nonostante l'argomento, le risate sono d'obbligo al cospetto di tanta ipocrisia.

Giorgia Meloni:"Benedetto XVI è stato un gigante della fede e della ragione. Un uomo innamorato del Signore che ha messo la sua vita al servizio della Chiesa universale e ha parlato, e continuerà a parlare, al cuore e alla mente degli uomini con la profondità spirituale, culturale e intellettuale del suo Magistero. Un cristiano, un pastore, un teologo: un grande della storia che la storia non dimenticherà. Ho espresso al Santo Padre Francesco la partecipazione del Governo e mia personale al dolore suo e dell'intera comunità ecclesiale".

Matteo Salvini: "Carissimo Papa Benedetto XVI, Ti ringraziamo per il tuo Pontificato Illuminato, per la Speranza che hai donato, per la Forza delle tue parole, per il Coraggio con cui hai difeso vita e radici. Preghiamo per Te, nella certezza che accompagnerai il nostro cammino".

Silvio Berlusconi. Il presidente di Forza Fininvest ha bucato la notizia... ci sta. Aveva preparato il suo discorso di fine anno e non voleva metterlo in secondo piano parlando di papi morti...


Adesso passiamo ai neo-centristi di destra, il duo dei neo fratelli De Rege di Azione e Italia Viva.

Carlo Calenda: "Ultimo grande pensatore della Chiesa. Per me, ateo e liberale, Caritas in veritate è un testo moderno e profondo. La “libertà responsabile”, la tecnica non fine a sé stessa ma subordinata all’etica come ricerca di giustizia e trascendenza… Da rileggere. Riposi in pace".

Matteo Renzi. Come il suo padre politico, Silvio Berlusconi, anche il proprietario di Italia Viva aveva preparato il suo discorso di fine d'anno e, anche lui, non voleva intristirlo parlando di morti e così ha pubblicato questo... pretendendo che qualcuno creda che conosca anche vagamente i temi da lui elencati...Auguri a tutte e tutti. Si chiude un 2022 complicato e intenso e tutti noi ci auguriamo, naturalmente, che il 2023 ci riservi sorprese positive. E del resto gli ultimi giorni dell’anno sono sempre forieri di grandi meditazioni, riflessioni, solenne promesse, auspici. Non vi dirò i miei sogni per il prossimo anno, ma mi limito a dirvi grazie per questo appena trascorso.Questo 2022 politico passerà alla storia per qualcosa di più grande delle polemicucce italiane o delle incertezze del governo Meloni. C’è la straordinaria resistenza ucraina, innanzitutto, in prima fila. E naturalmente il congresso cinese con la conferma di XI, la vittoria di Macron alle presidenziali, la mezza disfatta di Trump alle MidTerm, la tragedia di Abe Shinzo in Giappone, il ritorno di Bibi Nethaniau in Israele. Ciò che mi colpisce più di tutto, però, è la forza struggente, dolorosa e bellissima delle ragazze iraniane e di quelle afghane. Queste donne sono le vere protagoniste del 2022: ci strappano dalla nostra tranquillità per capire che potrebbero essere le nostre figlie, le nostre sorelle, ma anche le nostre maestre di vita e di libertà.
 E dalle parti della pseudo sinistra non potevano essere da meno...

Enrico Letta: "Con la scomparsa di Papa Benedetto XVI, l’Italia e il mondo intero perdono un protagonista assoluto. Un grande uomo di fede e di pensiero. Un innovatore. La sua scelta delle dimissioni cambierà per sempre la storia della Chiesa Cattolica. Tutti dobbiamo essergli riconoscenti".

Giuseppe Conte. Anche lui non ha parlato del Papa emerito, limitandosi a fare gli auguri per un 2023 alternativo alla retorica corrente. Di questi tempi... è già qualcosa.


Naturalmente, in conclusione, non potevano mancare le parole del capo dello Stato.

Sergio Mattarella: "La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l’Italia. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l’intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio".