Detroit, Baltimora, Lordstown in Ohio, Warren in Michigan, Oshawa nell'Ontario sono le fabbriche indicate a rischio chiusura da General Motors che, tra operai e impiegati, ha annunciato di voler diminuire la propria forza lavoro di quasi 15mila unità tra Stati Uniti e Canada.

Quelle che verranno chiuse sono fabbriche che realizzano veicoli che dal 2020 non verranno più venduti negli Stati Uniti.

Secondo quanto dichiarato dall'amministratore delegato Mary Barra, GM, a cui fanno capo i marchi Chevrolet, Buick, Cadillac e GMC, ha optato per questa decisione per ridimensionare la propria capacità produttiva adattandola a ciò che in futuro, sempre di più, richiederà il mercato che si sta orientando verso l'auto elettrica, la guida autonoma e la condivisione dei viaggi...

La diminuzione della forza lavoro, che in parte prevede incentivi al prepensionamento e in parte licenziamenti, consentirà a GM di risparmiare fino a 6 miliardi di dollari entro la fine del prossimo anno. Quasi inutile aggiungere che la notizia ha fatto fare un balzo in avanti della quotazione del titolo in borsa.