La battaglia di Nagashino Combattuta Il 29 giugno 1575 rivoluziona il modo di combattere nei campi di battaglia in Giappone. Le armi da fuoco(archibugi) usate dall'esercito di Oda Nobunaga si dimostrano decisive nel sconfiggere la potente e temuta cavalleria Takeda.


Una guerra

Nel XVI in Giappone infuriava una sanguina guerra tra i signori feudali(chiamati daimyō) per l'assoluta egemonia sul Giappone.

Uno di questi daimyō era Takeda Shingen signore della provincia di Kai e capo del potente clan Takeda. Shingen era un astuto e ambizioso comandante desideroso di espandere i propri domini fino alla capitale dell'imperatore giapponese a Kyoto.

Per raggiungere Kyoto Shingen avrebbe dovuto affrontare il potente clan Oda e il suo alleato Tokugawa. Fu così che Shingen intraprese una prima campagna contro il clan Tokugawa nel 1572. Durante la campagna Shingen sconfisse in battaglia Tokugawa Ieyasu(capo del clan Tokugawa), ma la campagna fu improvvisamente interrotta a causa della morte misteriosa di Takeda Shingen. Il successore di Shingen fu Takeda Katsuyori che si fece subito carico dei progetti espansionistici del padre. 

Nel 1575 Katsuyori con un'armata di 15.000 uomini invase nuovamente i domini di Tokugawa Ieyasu. Questa volta Ieyasu non si fece trovare impreparato, organizzando un'ottima difesa per le sue fortezze che costrinse Katsuyori ad assediare e rompere più di un assedio. Oltre ciò Ieyasu chiamò in aiuto suo alleato Oda Nobunaga, in quel momento il daimyō più potente del Giappone. Intanto a giugno Katsuyori mise sotto assedio la piccola fortezza di Nagashino, difesa da una guarnigione di soli 500 uomini, mentre Oda si ricongiunge con Ieyasu e unendo le loro forze marciarono verso Nagashino capeggiando un armata di ben 38.000 uomini. Katsuyori non intende ritirarsi a mani vuote. L’armata di Oda e Ieyasu, giunta a rompere l’assedio, ebbe il tempo di predisporre difese campali. Oda teme la forte cavalleria Takeda, cavalleria devastante durante l'assalto, la più temuta in Giappone.

Katsuyori infatti punta tutto sulla cavalleria per vincere, mentre Oda predispone cortine e staccionate di legno dove posiziona i suoi uomini armati di archibugi. A causa del brutto tempo le micce e le polveri da sparo rischiano di bagnarsi e Oda ordina di conservarle all'asciutto.

Alla mattina del 29 giugno Katsuyori pensando che le polveri fossero state bagnate dalla pioggia manda la cavalleria all'assalto. Gli uomini di Oda aprono il fuoco appena i cavalieri sono a portata di tiro. La temuta cavalleria Takeda si trova colta di sorpresa dal disciplinato fuoco degli uomini di Oda, che causano subito numerose vittime. Mai visto nulla di simile prima di allora. Le numerose cariche dell'esercito dei Takeda furono continuamente respinte per tutta la mattinata. Nel primo pomeriggio circa Katsuyori diede l’ordine di ritirarsi, incassando una delle più cocenti sconfitte della storia giapponese e condannando il clan dei Takeda verso il declino irreversibile.


Conclusione

La battaglia di Nagashino non portò solo un cambiamento di tattica, ma anche un cambiamento della natura della guerra stessa. Oda Nobunaga sorprese il nemico adottando, forse per la prima volta in Giappone, il sistema delle scariche a rotazione, per fare strage delle truppe nemiche. Prima della battaglia di Nagashino gli archibugi erano visti con diffidenza a causa dell'eccessivo tempo per essere caricati e risultavano ancora poco sicuri oltre che inutili nei giorni di pioggia.


Fonti: HistoriaRegni e Rekishi Monogatari battaglia di Nagashino.