"Vedo purtroppo minata la mia sicurezza per le minacce e gli insulti che sto ricevendo per aver messo in atto una delibera degli organi collegiali".
Questo è quanto ha dichiarato a Repubblica Alessandro Fanfoni, preside dell'istituto scolastico Iqbal Masih di Pioltello, il cui Consiglio aveva deciso di dare un giorno di vacanza per il 10 aprile, in occasione della fine del Ramadan.
Una decisione logica, presa nel maggio dello scorso, in considerazione del fatto che quasi la metà degli studenti è di fede musulmana e che per quella data avrebbero comunque saltato la lezione.
Ma non la pensano così gli estremisti di destra, che a partire da Matteo Salvini hanno dato vita ad una canea per condannare la scelta. Il ministro della qualunque, ha poi chiamato a raccolta i suoi dipendenti che, subito, si sono dati da fare per confermare quanto detto dal "capo". Fra tutti non poteva non distinguersi lo pseudo-ministro dell'Istruzione e del (de)merito, tale Valditara, che ha dichiarato:
"Le scuole non possono istituire nuove festività in modo diretto o indiretto. Il mio obiettivo - ha aggiunto il ministro, facendo trasecolare molti alla notizia che possa pure disporre di obiettivi - è far rispettare la legge, la legalità, le regole. Il calendario scolastico lo definisce Regione Lombardia. Le scuole possono derogare per esigenze comprovate legate al piano dell'offerta formativa.L'ufficio scolastico regionale della Lombardia, che è un organo del ministero, sta facendo delle verifiche. L'ufficio scolastico regionale sta verificando innanzitutto se la delibera è stata motivata, perché le delibere in deroga al calendario regionale devono essere sempre motivate. In secondo luogo se effettivamente questa deroga corrisponde a delle esigenze di natura didattica legate al piano dell'offerta formativa. Dopodiché l'ufficio scolastico regionale farà le sue opportune valutazioni. E' un problema di rispetto della legge e delle regole".
"Il calendario scolastico è lo strumento che fissa i giorni di vacanza, i ponti, le festività, la data di inizio e di fine delle lezioni. Oltre alle vacanze/sospensioni delle attività previste, ogni scuola ha a disposizione 3 giorni per ulteriori festività che può stabilire a propria discrezione"...
è la frase che riportano i siti web di molti istituti scolastici (compresi quelli della Lombardia), ed è quello che l'istituto Iqbal Masih di Pioltello ha fatto. È evidente che se il preside avesse chiuso la scuola per un giorno per dar modo agli alunni che lo avessero desiderato di andare a sciare oppure di mascherarsi per l'ultimo giorno di carnevale, l'armata Brancaleone dei fascio-sovranisti non avrebbe avuto nulla da dire.
Da aggiungere che è voluto entrare nella bagarre del rispetto delle tradizioni italiche anche il (post) camerata Ignazio Benito La Russa, voluto da Meloni alla seconda carica dello Stato (forse proprio in quanto fanatico collezionista di busti di Mussolini):
"Ho parlado con il minisdro Valdidara - ha detto il presidente del Senato nella sua lingua - ... che ho incontrato per puro caso in aereo. Mi ha spiegato che le norme prevedono che non spetti alla scuola fissare nuove vacanze. La scuola può modificare leggermente il calendario per motivi didattici, non fissando nuove regole, se no ci sarebbe la festa degli indù, di questi, di quelli. Mi ha detto che questa norma è pacifica, credo che abbia ragione il ministro".
I neo Bibì e Bibò di capitan Meloni, nel pieno rispetto delle loro incompetenze, non hanno però ancora compreso - e questo non sorprende affatto, anzi - che il Consiglio d'Istituto dell'Iqbal Masih non ha affatto proclamato alcuna nuova festività, ma ha semplicemente approfittato di ciò che la legge consente per effettuare un più corretto svolgimento delle attività didattiche.
Inutile dire che se la scuola fosse stata chiusa per lo Yom Kippur, le milizie (post) fasciste avrebbero applaudito all'iniziativa.