È stata presentata al Regio di Parma la 63.esima edizione della Guida Michelin Italia, quella per il 2018.

Chi si va ad aggiungere quest'anno ai ristoranti che in Italia si possono fregiare delle tre stelle? Norbert Niederkofler, chef del ristorante St. Hubertus di San Cassiano.
Ed a fregiarsi delle stelle Michelin, nella guida 2018 sono 26 i nuovi ristoranti in Italia, con 1 a tre stelle, 3 a due stelle e 22 a 1 stella. Tra le 26 novità stellate, il 30% dei ristoranti sono guidati da giovani talenti che hanno meno di 35 anni. Tra questi, 4 hanno un’età uguale o inferiore a 30 anni.

Per quanto riguarda la new entry a 3 stelle, questo il commento di Michael Ellis, Direttore Internazionale delle Guide Michelin: «I piatti rivelano la personalità dello chef. Quelli di Norbert Niederkofler, del ristorante St. Hubertus, sanno raccontare mille e una storia.

I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la
costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza.

Nei piatti di Norbert Niederkofler si gustano questi sapori, si vedono le montagne, si ascoltano queste storie. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana. Per gli ispettori Michelin, tre stelle emozionanti.»


Con il nuovo entrato adesso sono nove i ristoranti a 3 stelle presenti in Italia. Pertanto, oltre al ristorante St. Hubertus di San Cassiano, hanno confermato il prestigioso riconoscimento  Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano.


Invece, in totale, sono 41 i ristoranti che hanno meritato le 2 stelle, e tra questi sono tre le novità, di cui - di seguito - ha espresso un parere Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia:

Andrea Aprea, ristorante Vun, Milano
«Vun a Milano significa uno, e l’esperienza gastronomica di questo ristorante milanese elegante e cosmopolita è veramente unica, grazie alla sapienza e alla passione dello chef Andrea Aprea, che porta in tavola il gusto della tradizione italiana e della sua origine partenopea rivisitato in chiave contemporanea. Due stelle illuminano la sua cucina innovativa, che «guarda al futuro senza mai dimenticare le sue origini».

Matteo Metullio, ristorante La Siriola, San Cassiano
«Grandi novità, quest’anno, a San Cassiano. Due stelle riconoscono lo stile e la qualità della cucina del ristorante La Siriola, grazie al ventottenne chef Matteo Metullio, «talento innato» che già a dodici anni è certo della sua vocazione. Ricco di autorevoli esperienze, tra cui gli anni trascorsi al St. Hubertus, con Norbert Niederkofler, ma, soprattutto, di "voglia di mettersi in gioco e di migliorare", Matteo si distingue per qualità, fantasia e una capacità nell'accostare i sapori fuori dal comune partendo da una selezione di ottime materie prime.»

Alberto Faccani, ristorante Magnolia, Cesenatico
«Come per Matteo Metullio, anche per Alberto Faccani, chef del ristorante Magnolia, a Cesenatico, la cucina è stato un sogno di bambino che continua a realizzare quotidianamente, con "curiosità, creatività e disciplina". Conquistano le due stelle i suoi piatti memorabili, le cui costanti sono elaborazione, fantasia e accostamenti originali, che valorizzano le materie prime del territorio, superandone i confini.»


Il panorama stellato della Guida Michelin 2018 (edizione italiana) è formato da 306 ristoranti ad 1 stella (con 22 novità), 41 ristoranti a 2 stelle (con 3 novità) e 9 ristoranti a 3 stelle (con 1 novità), per un totale di 356 ristoranti stellati.


In base alle regioni, la Lombardia è quella più dinamica con 63 ristoranti stellati (2 a 3 stelle, 6 a 2 stelle e 55 ad 1 stella). La Campania, con 41 ristoranti, è la seconda regione dove le stelle abbondano (con 6 a 2 stelle e 35 ad 1 stella), mentre il Piemonte, con 40 ristoranti (1 a 3 stelle, 4 a 2 stelle e 35 ad 1 stella) si posiziona sul terzo gradino del podio. A seguire ci sono i 38 ristoranti del Veneto e i 35 della Toscana, ognuna con un 3 stelle.


Se guardiamo invece la suddivisione per provincie è Roma è quella più stellata d’Italia (1 ristorante a 3 stelle, 1 a 2 stelle e 23 ad 1 stella), Napoli con 23 ristoranti confermati (6 a 2 stelle e 17 ad 1 stella) passa in seconda posizione, Milano al terzo (con 4 2 stelle e 16 ad 1 stella), superando Bolzano (1 3 stelle, 5 2 stelle e 13 stelle). Al quinto posto Cuneo, a quota 17 (1 ristorante a 3 stelle, 1 a 2 stelle e 15 a 1 stella).


Questo il commento di Sergio Lovrinovich: «Nel panorama stellato delle regioni e delle province italiane spiccano Milano, la Lombardia e Roma.

È interessante notare come il dinamismo lombardo e il fascino della capitale siano riconosciuti anche dai recenti dati Euromonitor, che vedono Milano come unica città in ascesa tra le prime 10 destinazioni europee, seconda destinazione turistica in Europa tra le città italiane dopo Roma e settima tra le città europee.

Tra le province più stellate, significativo è il quinto posto della Provincia Granda, che rispecchia non solo la ricchezza gastronomica del territorio, ma una crescente vivacità nella valorizzazione dei propri prodotti.

Com'è giusto, la Guida Michelin offre una panoramica della situazione culinaria del Paese. Nel conto delle stelle, perciò, non ne includiamo altre, che ricordiamo però con grande piacere, perché rappresentano l’eccellenza della nostra cucina al di fuori dei nostri confini. In tutto il mondo, gli chef italiani che si distinguono per la loro cucina sono 35: 30 ad 1 stella, 4 a 2 stelle ed 1 a 3 stelle.»