Scontro politico, alla vigilia delle elezioni europee, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein: la sanità è stato il tema su cui le due leader hanno espresso opinioni diverse.

"C'è bisogno di mettere molte più risorse sulla sanità pubblica e universalistica perché i tagli di Giorgia Meloni la stanno smantellando: i reparti si stanno svuotando e le liste di attesa si allungano all'infinito. È impressionante vedere come questo governo negli ultimi giorni della campagna elettorale decida di prendere in giro gli italiani con dei provvedimenti vuoti, provvedimenti farsa, come è stato il decreto `fuffa´ sulle liste d'attesa dove raccontano di poter accorciare le liste d'attesa senza mettere un euro aggiuntivo. Chi pensano di prendere in giro?" ha detto la segretaria nazionale del Pd a margine di una manifestazione elettorale a Firenze, per poi aggiungere:"Meloni dice il falso. Io ho sempre spiegato dove trovare le risorse. Hanno messo 4 miliardi sulla riforma dell'Irpef, che si tradurrà in uno sconto di 15 euro al mese sulle tasse. E non abbiamo chiesto noi di sottoscrivere il cinico accordo con l'Albania per trasferire lì i migranti, un'operazione che non serve a niente e già costa 800 milioni. Non ho scelto io di alzare bandiera bianca sulla lotta all'evasione fiscale, rinunciando a recuperare soldi da lì. E non dimentichiamo i 14 miliardi stanziati su un progetto dannoso e pericoloso come il ponte sullo Stretto di Messina".

Questa la risposta della premier alla trasmissione 5 minuti di Vespa:"Loro sono all'opposizione e noi siamo al governo, c'è un governo che si è occupato di questa materia non mi pare sia stato fatto in passato con la scusa che la competenza è delle regioni e forse perché non è facile ma una politica seria deve metterci la faccia".E questo è ciò che Meloni ha detto al riguardo al Tg di La7: "Le opposizioni fanno il loro lavoro" ma "per quanto riguarda le risorse non è vero: questo è il governo che ha messo sul fondo sanitario più soldi in assoluto, 134 miliardi non erano mai stati messi da nessuno, in più 500 milioni per le liste di attesa, altri 750 milioni con la revisione del Pnrr" e "abbiamo stanziato altri 500 milioni con questo decreto nelle regioni del Sud per comprare i macchinari. Io non aiuto la sanità privata, ma aiuto i malati. Io mi occupo di questo, le polemiche le lascio agli altri".

Da sottolineare, comunque, un aspetto della questione che Meloni non ha chiarito. Se i soldi non sono un problema ed erano disponibili fin da gennaio (quelli stanziati per la sanità nella legge di bilancio), perché ha atteso sei mesi prima di fare un provvedimento per risolvere il ritardo nelle liste d'attesa, che era stato indicato come problema già dallo scorso anno?

Questo Meloni non lo ha chiarito.