Michael Cohen di nuovo a Capitol Hill per testimoniare di fronte al Congresso
Michael Cohen, ex avvocato di Trump, ha ammesso di aver più volte violato la legge per conto del suo cliente, soprattutto per cieca fedeltà nei suoi confronti.
Cohen si è dichiarato colpevole di aver mentito al Congresso degli Stati Uniti in relazione alla durata dei negoziati su un progetto immobiliare di Trump a Mosca, di aver violato le regole sul finanziamento delle campagne elettorali per mettere a tacere due donne, Stormy Daniels e Karen McDougal, che affermano di avere avuto rapporti sessuali con Trump, nonostante l'attuale presidente continui a negare.
Dopo la sua ammissione di colpevolezza, per cui è stato anche condannato da un tribunale, Cohen ha iniziato a testimoniare di fronte a varie Commissioni del Congresso, continuando nel frattempo la sua collaborazione con il procuratore speciale Mueller. In entrambi i casi, da Cohen si cercano riscontri su possibili interferenze della Russia nelle elezioni del 2016 e se a tal riguardo vi sia stata o meno una sorta di collaborazione tra la Russia e Trump o il team che ne supportava la campagna.
In seguito a ciò, i riflettori dei media sono sempre puntati sull'ex avvocato di Trump, in attesa di nuove scottanti dichiarazioni o almeno di qualche indiscrezione, visto che alcune testimonianze sono state rese a porte chiuse.
Questo mercoledì Cohen è atteso di nuovo a Capitol Hill per rispondere ad ulteriori domande della Commissione Intelligence della Camera, mentre lunedì scorso il presidente della Commissione giustizia della Camera, Jerrold Nadler, ha inviato 81 richieste a familiari e colleghi di Trump alla ricerca di nuovi documenti e informazioni in relazione a reati come intralcio alla giustizia, corruzione e abuso di potere.
Da parte dei democratici al Congresso si sta riflettendo sulla possibilità che esistano i presupposti per una messa in stato di accusa del presidente Trump.
Una decisione che deve tener conto, oltre alle valutazioni tecniche di carattere giuridico, anche, se non soprattutto, delle valutazioni di carattere politico, dato che il prossimo anno si voterà di nuovo per le presidenziali ed una procedura di impeachment verrebbe utilizzata da Trump in senso vittimistico, come strumento di propaganda a suo favore.