In base a quanto riporta la Wafa, l'agenzia di stampa palestinese, questi sono i dati comunicati l'11 gennaio relativi all'andamento della Pandemia in Palestina nelle ultime 48 ore, diffusi dal ministro della Salute Mai Alkaila: i nuovi casi registrati sono stati 928, 12 i decessi e 1.335 i pazienti guariti.

Sei sono le persone decedute nella Striscia di Gaza, quattro in Cisgiordania e due a Gerusalemme. Per quanto riguarda la loro ripartizione, i nuovi casi in Cisgiordania sono stati 454, nella Striscia 317 e a Gerusalemme Est 157. Il ministro Alkaila ha poi aggiunto che sono 95 i pazienti ancora in terapia intensiva.

Mentre da un parte la politica e i media esultano perché Israele ha vaccinato circa il 15% della propria popolazione, sono in pochi a domandarsi che cosa stia accadendo in Palestina nelle aree abitate dai palestinesi, governate dall'Autorità Nazionale Palestinese e da Hamas, ma sotto il controllo dello Stato ebraico. 

A Gerusalemme est, in Cigiordania e a Gaza, infatti, Israele controlla i confini, la moneta, la banca centrale e riscuote le tasse per conto dell'ANP (da alcuni mesi trattenendone una parte per ritorsione, a causa del fatto che quei soldi vengono utilizzati anche a supporto delle famiglie i cui membri sono imprigionati nei centri di detenzione israeliani). 

Israele, inoltre, conserva il diritto di compiere operazioni militari nei Territori Occupati, controllandone il grado di libertà, chiudendo strade, negozi, irrompendo nelle abitazioni e arrestando le persone senza un mandato legale.


Secondo gli accordi di Oslo, l'ANP è responsabile per l'assistenza sanitaria dei palestinesi in Cisgiordania e a Gaza (oltre 5 milioni), mentre i meno di 2 milioni che vivono in Israele e a Gerusalemme est sono sotto la giurisdizione di Tel Aviv. Ma quegli accordi avrebbero dovuto portare, prima dell'inizio del 2000, ad un trattato di pace che però, dopo quasi trent'anni, è rimasto ancora nel cassetto.

In compenso, nel frattempo, Israele ha aumentato la presenza degli insediamenti dei propri coloni in Cisgiordania trasgredendo la legge internazionale ed eludendo i propri obblighi in quanto potenza occupante. Fornire il vaccino ai palestinesi rientra tra questi obblighi? Sì, secondo Ramallah (sede delle istituzioni palestinesi della Cisgiordania), che domenica, al riguardo, ha pubblicato la seguente nota:

"Israele, in quanto potenza occupante, ha chiari obblighi legali e in materia di diritti umani nei confronti del popolo palestinese, anche nei confronti della fornitura delle vaccinazioni contro la COVID-19. In qualità di occupante illegale dello Stato di Palestina, Israele ha il controllo assoluto e completo su tutti gli attraversamenti e le frontiere, nonché lo spazio aereo dello Stato di Palestina. Controlla l'entrata e l'uscita di tutte le persone e le merci, comprese le forniture mediche che entrano in Palestina. Israele ostacola e limita anche il funzionamento del governo palestinese nella cosiddetta Area C così come nella capitale occupata, Gerusalemme", ha dichiarato il ministero degli Esteri palestinese."A questo proposito, e senza rinunciare in alcun modo alle responsabilità dello Stato di Palestina nei confronti del popolo palestinese, inclusa la fornitura di assistenza sanitaria e vaccinazioni COVID, il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati afferma che Israele ha ancora chiari obblighi legali nei confronti del benessere dei palestinesi, popolazione sotto la sua occupazione illegale. ...Inoltre, Israele, in oqualità di potenza occupante, ha chiaramente effettuato azioni discriminatorie di matrice razzista contro i palestinesi sotto il loro pieno controllo. Tra queste le direttive del Ministro degli interni israeliano all'Autorità carceraria israeliana in cui si vieta ai palestinesi detenuti illegalmente nelle carcerfi israeliane la somministrazione del vaccino anti Covid nonostante che decine di prigionieri palestinesi abbiano contratto il virus  mentre erano sotto custodia israeliana..."

Ma che cosa dice lo Stato ebraico in relazione alla possibilità di vaccinare i palestinesi nei Territori Occupati dove, invece, vengono vaccinati i coloni israeliani? Che potrà prendere in considerazione l'eventualità di inviare loro dosi di vaccino, ma solo nel caso che queste siano avanzate dopo aver vaccinato tutti i cittadini israeliani.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità si è impegnata a vaccinare il 20% della popolazione nei territori palestinesi (come verso altri Paesi poveri), ma i vaccini a tale scopo non hanno ancora l'approvazione necessaria per il loro utilizzo in emergenza da parte della stessa OMS e pare che per questo non potranno essere  distribuiti se non a partire da metà del 2021. 

Il ministero della Sanità  palestinese, a dicembre, ha provato a comprare dalla Russia il vaccino Sputnik, ma Mosca ha risposto che non aveva abbastanza dosi per venderlo ad altri Paesi. Nel frattempo, i palestinesi hanno avviato trattative con AstraZeneca, ma quel vaccino non potrà essere consegnato prima di marzo.