Caivano, Napoli: la 'stesa' è un reato terroristico, non solo 'mafia'
Chi attenta alla vita od alla incolumità di una persona allo scopo di spargere un'atmosfera di terrore va incontro ad una reclusione non inferiore ad anni venti .per il reato di "attentato per finalità terroristiche" previsto dal Codice Penale (art 280).
La 'stesa' è una spedizione a bordo di scooter con spari alla cieca per terrorizzare i passanti costretti a mettersi stesi a terra sperando di evitare le pallottole.
Lo scopo di una 'stesa' è quello di esercitare gravi intimidazioni sulla popolazione e costringere lo Stato ad astenersi dall'intervenire in certi territori.
Sembrerebbe proprio 'terrorismo', ma lo è davvero?
Secondo il Dizionario Giuridico Brocardi, il terrorismo è un "insieme di atti feroci, indeterminati nel bersaglio, idonei a spargere un'atmosfera di effetti psicologici di terrore diffuso".
Il terrorismo - secondo Treccani - consiste nell' "uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne l'ordine".
I reati di terrorismo, secondo il diritto dell'UE, sono quelli "commessi allo scopo di esercitare gravi intimidazioni sulla popolazione e costringere indebitamente i poteri pubblici a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto."
Dunque, è davvero difficile capire perché le 'stese' finora non sono state considerate e perseguite con la massima priorità per quello che sono: terrorismo.
Sono innanzitutto dei terroristi, non 'soltanto' dei mafiosi.
Non servono nuove leggi, serve solo riconoscere che determinati crimini mafiosi sono anche atti di terrorismo.
E sarebbe ora.