La continua corsa dei prezzi sta zavorrando la ripresa economica della UE e, soprattutto, minaccia di spingerla verso l'enensima recessione.

Il principale problema è la fornitura di gas russo, che si è già ridotta e non è escluso che possa in futuro venire integralmente bloccata, finendo inevitabilmente per gravare sull'economia del vecchio continente.

In ogni caso, nel breve periodo, la chiusura del Nord Stream per la sostituzione di una turbina rispedita dal Canada a Gazprom (in barba alle sanzioni in atto con il via libera di Bruxelles), dovrebbe essere compensata da un maggiore afflusso di gas, proveniente da quel gasdotto, già entro fine mese.

Inoltre, l'euro sta sprofondando rispetto al dollaro, tanto che il rapporto di cambio tra le due valute è di fatto alla pari. A pesare, in questo caso, è soprattutto la netta differenza tra le politiche monetarie della FED, sempre più aggressive, e quelle più conservative della BCE.