Domenica, migliaia di indipendentisti si sono riversati nelle strade di Barcellona per manifestare la loro solidarietà a Puigdemont dopo il suo arreso in Germania. Nella notte ci sono poi state manifestazioni di violenze per le vie della capitale catalana con scontri con le forze dell'ordine.

Carles Puigdemont, fermato dalla polizia tedesca poco dopo aver passato il confine proveniente dalla Danimarca, è stato trasferito nella prigione di Neumünster dove ha trascorso la notte in attesa di comparire lunedì dinanzi al Tribunale tedesco di Schleswig-Holstein, da cui inizierà la procedura per valutare la richiesta di estradizione in seguito al mandato di arresto europeo emesso dalla Spagna. Il giudice tedesco, entro le prossime 48 ore, dovrà decidere, come è già accaduto nei mesi scorsi a Bruxelles, se Puigdemont potrà attendere la decisione del tribunale da detenuto oppure in libertà condizionale.

In base alla legislazione tedesca, il caso di Puigdemont non sarà esaminato dalla Procura federale. Così la richiesta di estradizione in relazione al mandato di cattura europeo, emesso venerdì scorso da un giudice spagnolo, sarà esaminata dalla Procura generale di Schleswig, dove l'ex presidente della Generalitat è stato arrestato.

Adesso, la Germania dovrà valutare se le contestazioni elencate a Puigdemont nel mandato di cattura europeo corrispondano o meno in Germania ad un reato punibile dalla legislazione vigente in quel Paese dove, ad esempio, non esiste il reato di ribellione, ma solo quello di alto tradimento con una pena massima che prevede l'ergastolo.

Adesso non resta che attendere l'esito della prima udienza per conoscere anche quale sarà la linea difensiva di Puigdemont che potrebbe anche chiedere asilo politico alla Merkel.

La procedura per valutare ed eventualmente dar seguito al mandato di arresto europeo ha in media dei tempi di valutazione, da parte di una Procura della Repubblica tedesca, tra i quindici ei 45 giorni, con un limite massimio fissato entro 60 giorni.

Il giudice Pablo Llarena, lo scorso venerdì, ha emesso un nuovo mandato di arresto nei confronti di Carles Puigdemont e degli indipendentisti rifugiatisi all'estero, dopo aver mandato in prigione, senza possibilità di cauzione, i deputati Jordi Turull, Josep Rull, Raül Romeva, Carme Forcadell e Dolors Bassa.