Fonte:
lasottilelinearossa.over-blog.it  -
Militari italiani in stato di allerta, dopo la circolare diffusa dallo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, con la quale si ordina "di attuare, con effetto immediato, tutte le azioni di competenza  in questi 4 settori: personale, addestramento, impiego e sistemi d'arma".  

Inoltre si ordina anche di limitare i congedi anticipati "in quanto in un momento caratterizzato dall'intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili" e ordina inoltre che "tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale anche medico e sanitario, ready to move" nonché ordina di incrementare le attività addestrative, che dovranno essere di "warfigthting" cioè con scenari di combattimento su campi di battaglia.

Ma l'Italia corre davvero il rischio di entrare nel conflitto ucraino?

Al momento non si può dare una risposta precisa, viene da pensare che è come se l'Italia fosse già entrata in guerra, anche se non in modo ufficiale.

In una situazione di estrema tensione a parlare sono come sempre i fatti: sono stati raddoppiati gli Eurofighter in servizio in Romania nella missione NATO di air policing, come reso noto dal Generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare  al Messaggero: "Ho autorizzato il raddoppio  dei nostri Eurofigter in servizio con la NATO in Romania: siamo a meno di 20 miglia dal confine ucraino. Dobbiamo prestare attenzione alla nostra attività di difesa aerea: basta niente per sconfinare  e trovarci in guerra. Per questo dico ai miei equipaggi che mai come ora ogni cosa deve essere fatta secondo le regole. Non bisogna mai farsi prendere dalla foga di vedere cosa c'è. Potrebbero esserci tentativi di farci entrare in territorio ucraino e sarebbe la fine".

Intanto ci sono già stati 4 scrambles (ovvero decolli rapidi ed immediati) per gli Eurofighter italiani e tedeschi in missione di air policing della NATO in difesa dello spazio aereo della Romania, nei giorni scorsi.

L'ultimo scramble dei due Eurofighter, è avvenuto proprio l'altro giorno a causa di un potenziale ingresso  da parte di un velivolo non autorizzato  nello spazio aereo che si trova sotto la responsabilità della Romania.

I 2 velivoli sono  stati impegnati in un amissione di CAP (Combat Air Patrol) all'interno della FIR (Fligt Information Region) rumena prima di fare rientro alla base di Costanza.

Militari italiani in stato di allerta, ad un passo dalla guerra quindi, a meno che la diplomazia e il dialogo non prevalgano sulle armi. Una speranza forse, davvero troppo remota.