Il Consiglio europeo solo a tarda notte ha trovato un'intesa sul tetto al prezzo del gas... ma non è detto che la questione sia risolta
Solo a tarda notte il Consiglio europeo convocato il 20 ottobre per discutere di energia ed economia, ha comunicato di aver raggiunto un accordo per affrontare la crisi energetica dovuta alla guerra d'invasione russa in Ucraina.
Questo il testo del comunicato dove vengono riassunte le conclusioni dell'intesa tra i Paesi membri dell'Ue:
Di fronte all'uso dell'energia come arma da parte della Russia, l'Unione europea resterà unita per proteggere i suoi cittadini e le sue imprese e adotterà con urgenza le misure necessarie.Il Consiglio europeo ha convenuto che, alla luce della crisi in corso, occorre accelerare e intensificare gli sforzi per ridurre la domanda, garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, evitare razionamenti e abbassare i prezzi dell'energia per le famiglie e le imprese in tutta l'Unione, e che dev'essere preservata l'integrità del mercato unico.Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a presentare con urgenza decisioni concrete sulle seguenti misure aggiuntive, come pure sulle proposte della Commissione, avendone valutato l'impatto segnatamente sui contratti esistenti, compresa la non incidenza sui contratti a lungo termine, e tenendo conto della diversità dei mix energetici e delle circostanze nazionali:
- l'acquisto congiunto volontario di gas, ad eccezione dell'aggregazione della domanda vincolante per un volume equivalente al 15% delle esigenze in termini di riempimento, in base alle necessità nazionali, e l'accelerazione dei negoziati con partner affidabili per individuare partenariati reciprocamente vantaggiosi sfruttando il peso collettivo dell'Unione sul mercato e facendo pieno ricorso alla piattaforma dell'UE per l'energia, che è aperta anche ai Balcani occidentali e ai tre paesi associati del partenariato orientale;
- un nuovo parametro di riferimento complementare entro l'inizio del 2023 che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas;
- un corridoio dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale allo scopo di limitare immediatamente episodi di prezzi eccessivi del gas, tenendo conto delle salvaguardie di cui all'articolo 23, paragrafo 2, del progetto di regolamento del Consiglio proposto il 18 ottobre 2022;
- un quadro temporaneo dell'UE per fissare un tetto al prezzo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica, compresa un'analisi costi-benefici, senza modificare l'ordine di merito, prevenendo nel contempo l'aumento del consumo di gas e tenendo conto degli impatti in termini di finanziamento e distribuzione nonché del suo impatto sui flussi oltre i confini dell'UE;
- miglioramenti nel funzionamento dei mercati dell'energia per accrescere la loro trasparenza, alleviare lo stress di liquidità ed eliminare i fattori che amplificano la volatilità dei prezzi del gas, assicurando nel contempo il mantenimento della stabilità finanziaria;
- la velocizzazione della semplificazione delle procedure autorizzative al fine di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e delle reti, anche con misure di emergenza sulla base dell'articolo 122 TFUE;
- misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni dell'approvvigionamento di gas a livello nazionale, regionale o dell'Unione, in assenza di accordi bilaterali di solidarietà;
- maggiori sforzi per risparmiare energia;
- la mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'UE. Al tempo stesso, la priorità immediata è proteggere le famiglie e le imprese, in particolare i più vulnerabili delle nostre società. È inoltre fondamentale preservare la competitività globale dell'Unione. Tutti gli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'UE dovrebbero essere mobilitati per rafforzare la resilienza delle nostre economie, preservando nel contempo la competitività globale dell'Europa e mantenendo le condizioni di parità e l'integrità del mercato unico. Il Consiglio europeo è determinato ad assicurare uno stretto coordinamento delle risposte strategiche. Sottolinea l'importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, ove opportuno, e si impegna a conseguire i nostri obiettivi strategici in maniera unitaria. Il Consiglio continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi economici e si impegna a rafforzare ulteriormente il nostro coordinamento, al fine di fornire una risposta strategica determinata e agile.
Il Consiglio europeo ribadisce la necessità di incrementare gli investimenti nell'efficienza energetica, nelle infrastrutture energetiche adeguate alle esigenze future, compresi le interconnessioni e lo stoccaggio, e nelle tecnologie innovative per le energie rinnovabili.Il Consiglio europeo invita la Commissione ad accelerare i lavori sulla riforma strutturale del mercato dell'energia elettrica, inclusa una valutazione d'impatto, e chiede ulteriori progressi verso la realizzazione di una piena Unione dell'energia al servizio del duplice obiettivo della sovranità energetica e della neutralità climatica a livello europeo.Il Consiglio europeo continuerà ad occuparsi del problema.
L'accordo arrivato come detto a notte inoltrata, dopo le resistenze di Germania e Olanda, ha avuto come effetto una riduzione del prezzo del gas sul TTF di Amsterdam, dove è calato sotto i 120 euro per MWh rispetto ai 127 della chiusura di giovedì.
L'intesa, con il cancelliere tedesco Sholz che aveva chiesto di eliminare dal testo ogni riferimento al price-cap, è giunta a seguito delle pressioni di Macron e Draghi, che hanno ribadito la necessità di affrontare la crisi energetica a livello unitario e non solo attraverso soluzioni unilaterali.
"E' andata bene" ha detto l'ormai ex premier italiano, ma non è detta l'ultima parola, dato che Scholz, non convintissimo dell'intesa, ha avvertito che se i ministri dell'energia Ue non dovessero trovare l'accordo nel prossimo meeting previsto per il 25 ottobre, allora "potrebbe essere necessario un nuovo vertice dei leader Ue".
Il Consiglio Ue, infatti, ha conferito "mandato" alla Commissione Ue e ai ministri dell'Energia per presentare "urgentemente decisioni concrete" sulle proposte di Bruxelles.