“Prima di tutto voglio ringraziare personalmente Beppe Iachini, allenatore capace e determinato, che, nel momento più difficile della scorsa stagione, ha trascinato e guidato la squadra, col suo lavoro, la sua dedizione e il suo carattere. 

Purtroppo, gli attuali risultati impongono un cambio di guida tecnica, ma la mia stima e la gratitudine verso l’uomo e il professionista rimangono del tutto immutati.
Voglio inoltre dare il mio personale benvenuto a Mister Prandelli. Riteniamo che le sue capacità, la sua storia professionale e la sua umanità, riconosciute e apprezzate da tutto il mondo del calcio, rendano Prandelli la persona più adatta a sedere sulla panchina viola.Ho condiviso la scelta della Dirigenza di puntare su Cesare Prandelli, quale nuovo tecnico, considerandolo il candidato ideale per le sue esperienza e la sua massima motivazione di tornare a lavorare per i nostri colori. Motivazione e decisione che ci aspettiamo di ritrovare in tutti i giocatori e in tutto l’ambiente che lavora intorno alla squadra.Mi auguro che il nuovo allenatore riuscirà a valorizzare e utilizzare al meglio la nostra rosa e, attraverso il gioco e ai futuri risultati che otterremo, a regalare nuove soddisfazioni alla città di Firenze e alla grande Famiglia Viola”. 

Queste le parole con cui il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha comunicato la sostituzione del secondo allenatore da quando ha acquistato la squadra poco più di un anno fa.  In passato aveva detto di non voler essere il nuovo Zamparini... ma Cesare Prandelli che da domani dirigerà il primo allenamento è il terzo tecnico alla guida dei viola in poco più di 12 mesi.

Il motivo della sostituzione di Iachini? La mancanza di risultati e la mancanza di gioco espressi dalla Fiorentina in queste prime sette giornate di Serie A. Colpa della squadra? Non tanto. I singoli giocatori sono in parte nazionali, anche titolari in squadre ai vertici delle competizioni continentali, oltre a giocatori come Ribery e Callejon che non hanno bisogno di presentazioni. 

Le colpe di Iachini? Principalmente una: l'essersi fissato nel voler far giocare la squadra con un modulo che non prevedeva che i singoli a sua disposizione venissero schierati nel ruolo più adatto alle loro caratteristiche. Far giocare Callejon seconda punta è stato troppo, anche per Commisso che ha così deciso per la soluzione Prandelli, il cui ruolo, salvo sorprese, è quello di traghettatore per arrivare a fine stagione... poi si vedrà.

Cesare Prandelli, nato ad Orzinuovi il 19 agosto 1957, ha già allenato la Fiorentina dal 2005 al 2010, periodo durante il quale ha ottenuto ben due qualificazioni alla Champions League ed ha raggiunto una semifinale di Coppa Uefa.

Prandelli ha successivamente allenato la Nazionale italiana con la quale ha raggiunto, nel 2012, la finale degli Europei.  

Il nuovo tecnico viola dirigerà il suo primo allenamento al Centro Sportivo Davide Astori domani pomeriggio, martedì 10 novembre 2020.