L'attacco terroristico al ponte di Crimea è stato organizzato dai servizi speciali ucraini, ha detto Putin a seguito di un incontro con il responsabile del comitato investigativo russo, Alexander Bastrykin:
"Qui non ci sono dubbi. Questo è un attacco terroristico volto a distruggere un'infrastruttura civile di importanza critica per la Russia".
Alexander Bastrykin ha informato Putin di aver avviato un procedimento penale per "terrorismo":
"Abbiamo già stabilito il percorso del camion che ha causato l'esplosione. Si tratta di Bulgaria, Georgia, Armenia, Ossezia del Nord, Krasnodar... Con l'aiuto degli ufficiali operativi dell'FSB, siamo riusciti a identificare i sospetti tra coloro che potrebbero aver preparato l'attacco terroristico",
ha precisato Bastrykin, aggiungendo che è da ritenerne responsabili i servizi speciali ucraini, cittadini russi e cittadini di paesi stranieri.
Tutte le prove disponibili indicano che si è trattato di un atto terroristico volto a distruggere una grande infrastruttura civile.
Vladimir Putin, lunedì, terrà un incontro operativo con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza, ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, senza però precisare se durante la riunione si discuterà dell'attacco al ponte di Crimea:
"Ve lo faremo sapere dopo la riunione", ha risposto all'agenzia.
Dopo aver valutato il colpo all'immagine a seguito del crollo parziale del ponte, adesso Putin prepara la risposta che conosceremo lunedì.
È inutile aggiungere che l'accusa (che sembra più una sentenza) del coinvolgimento di Paesi stranieri in quello che è stato definito un attacco terroristico non fa presagire nulla di buono.