Esteri

Gli Stati Uniti continueranno a supportare il genocidio di Israele a Gaza, ma solo nel nord della Striscia

"Stasera ho incontrato il Segretario di Stato americano, Anthony Blinken. Ho chiesto di esprimere il mio apprezzamento a lui e al presidente Joe Biden per il loro sostegno a Israele in questo momento. Ho anche ringraziato l'intera leadership americana per gli sforzi compiuti per restituire i rapiti e ho sottolineato che, per la sicurezza dello Stato di Israele e la stabilità dell'intera regione, Israele deve completare la missione operativa ed eliminare la minaccia di Hamas e del suo governo in la striscia",

è quanto ha dichiarato Benny Gantz, uno dei tre componenti al vertice del gabinetto di guerra che in questo momento governa Israele in un post via social...

Anche il portavoce della Casa Bianca John Kirby (per la precisione National Security Council Coordinator for Strategic Communications) ha affermato che gli Stati Uniti sostengono la ripresa dei combattimenti a Gaza dopo la fine della tregua.

"Continuiamo a credere che Israele abbia il diritto e la responsabilità di attaccare Hamas... e mentre prenderanno questa decisione continueranno a trovare sostegno da parte degli Stati Uniti",

ha dichiarato ai giornalisti durante una conferenza stampa. Kirby ha però anche precisato che gli Stati Uniti non sostengono "uno spostamento verso sud" delle operazioni militari israeliane senza aver "considerato adeguatamente la protezione dei civili innocenti nel sud di Gaza".

Lo stesso Kirby ha parlato anche della pausa nei combattimenti, che scadrà venerdì mattina, dicendo che gli Usa insieme a Israele, Qatar ed Egitto stanno cercando di estenderla lavorando di ora in ora.

Autore Giuseppe Ballerini
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