L'Istat ha stimato il dato congiunturale  di del fatturato dell'industria a febbraio 2021, al netto dei fattori stagionali, in aumento del +0,2% rispetto al mese precedente, a seguito della crescita del mercato interno (+0,9%) e di un calo di quello estero (-1,3%). 

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati segnano aumenti nei comparti energia (+6,3%), beni di consumo (+0,7%) e beni intermedi (+0,3%), mentre registra un calo del -1,5% quello dei beni strumentali.


Nella media degli ultimi tre mesi l'indice segna un incremento del +2,4% rispetto ai tre mesi precedenti (+2,6% sul mercato interno e +1,9% su quello estero).


Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2020), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,9% rispetto al febbraio 2020 per l'aumento del +2,3% del mercato interno e di una diminuzione del -1,8% di quello estero.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registra una marcata crescita tendenziale per i beni intermedi (+5,7%) e un modesto incremento per i beni strumentali (+0,3%), mentre risultano in calo i beni di consumo (-1,6%) e l'energia (-14%).

Con riferimento al comparto manifatturiero, i settori che registrano la crescita tendenziale più marcata sono quelli delle apparecchiature elettriche e non (+14,8%) e della metallurgia (+10,3%), mentre i risultati peggiori si rilevano per l'industria tessile e dell'abbigliamento (-8,9%) e per le raffinerie (-16,5%).