Esteri

Accettato il cessate il fuoco dal governo siriano

Il governo siriano ha accettato la sospensione delle ostilità concordata fra Stati Uniti e Russia. Tuttavia il regime di Bashar al-Assad ha posto condizioni molto stringenti, che potrebbero presto compromettere la tregua.

Il ministro degli Esteri siriano ha chiesto che continui la lotta contro lo Stato Islamico, i terroristi di al-Nusra, legati ad al-Qaida, e tutti gli altri gruppi appartenenti ad organizzazioni riconosciute come terroristiche dalle Nazioni Unite.

La Siria ha sottolineato, inoltre, l'importanza che vengano chiusi i confini, onde evitare che i gruppi anti-governativi possano ricevere aiuti dall'estero, in particolare dalla Turchia, rafforzando così le loro posizioni.

Il governo di Erdogan ha accolto con favore il cessate il fuoco, ma è preoccupato dalla pressione esercitata dall'ONU, in merito all'accoglimento delle decine di migliaia di rifugiati, ammassati al confine siriano, provenienti dalla zona di Aleppo.

L'High Negotiation Committee, che raggruppa le forze di opposizione al regime di Damasco, appoggiate dalle nazioni occidentali e dall'Arabia Saudita, si è già pronunciata, nella serata di ieri, a favore della tregua, a condizione che sia posta fine agli assedi ed ai bombardamenti, sia consentito il transito di aiuti umanitari e siano rilasciati i prigionieri.

L'accettazione, almeno formale, della tregua da parte di tutte le fazioni coinvolte nel conflitto siriano era abbastanza scontata e probabilmente concordata in precedenza, altrimenti Russia e Stati Uniti non si sarebbero esposte nel richiederla ufficialmente.

La sospensione delle ostilità dovrebbe riaprire la strada ai colloqui di pace di Ginevra, rinviati all'inizio di febbraio. Il progetto originale prevedeva la creazione di un governo di transizione e l'entrata in vigore di una nuova costituzione. Solo allora si sarebbero potute tenere nuove elezioni.

Le cose si sono complicate a seguito della mossa a sorpresa, da parte del governo di Damasco, che ha indetto nuove elezioni per il 13 aprile prossimo

Autore Ugo Longhi
Categoria Esteri
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