Notizie. Non belle. Tragiche. A volte paurose. La pandemia Covid tra alti e bassi che sembra non avere mai fine. La questione Russia/Ucraina in un clima di alta tensione da Telefono Rosso degli anni 50. Democrazie occidentali quasi in bilico e insicure. Ma su tutto c è anche un risvolto. Positivo. Certamente poco conosciuto, da addetti ai lavori. Ma estremamente importante.
Il progresso scientifico e le nuove tecnologie applicate. In questo caso si parla ancora di Webb. Una Enterprise trekker del 21 secolo basata però su altri tipi di tecnica. Nessuno, forse, riesce a comprenderne la portata.
L'uso dell'ottica applicata all'osservazione scientifica astronomica che semplifica e realmente accorcia le distanze per l'esplorazione del cielo, e in questo caso, da coniugare con la radioastronomia e, al pari delle ricerche iniziate con la quantistica e le scoperte recenti sulle onde gravitazionali di tipo einsteiniano presenti nelle registrazioni spettrometriche del cosmo profondo, è un input di velocità e avanzamento non indifferente per questo tipo di indagine scientifica.
E già si delinea un quadro nuovo, una nuova mappa strutturale e geografica celeste con le foto e osservazioni sia del vecchio status cosmologico, sia delle nuove componenti di tipo stellare appena rilevate.
Quasi un barlume di speranza per il futuro, un mito della scienza salvatrice di tipo positivista ottocentesco che si rinnova, in mezzo ai vari drammi del 21 secolo che stiamo vivendo ora.
Il Futuro sarà quindi celeste superno con Webb e la sua svolta scientifica e tecnologica, o infero distruttivo con le news quotidiane che vediamo ormai perennemente dai nostri media?