ROMA - "Dati interessanti e preoccupanti quelli forniti dalla Relazione al parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenza in Italia: perché forniscono dati certi sull'utilizzo di sostanze stupefacenti da parte dei giovani e, conseguentemente, preoccupanti per quanto ne emerge. Nel documento si parla di cannabis, cocaina, allucinogeni e di un utilizzo di queste sostanze per alcuni già fra i 15 e i 17 anni. E' facile comprendere come le pur necessarie campagne di informazione e formazione sui pericoli derivanti dall'utilizzo di stupefacenti non possano da sole eliminarne l'utilizzo da parte dei giovani". Lo afferma all'Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche, commentando la Relazione annuale al parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024.

"Chiaramente - sottolinea Suor Anna Monia Alfieri - gli interessi delle realtà criminali sul mercato della droga sono rilevanti e di ampia portata, inoltre l'impiego di tali sostanze non può essere sradicato se non vengono eliminate le cause che portano i giovani all'utilizzo di esse: noia, superficialità, desiderio di emulazione, solitudine.  Ritengo altresì che una grande responsabilità viene esercitata da tutti quei cantanti, rapper, influencer che fanno bella mostra di sé in preda agli effetti della cannabis o della cocaina, ingenerando nei giovani il desiderio dell'imitazione, agevolato dalla perdita della percezione della pericolosità di tale comportamento". 

"Ritorno a ripeterlo - conclude Suor Anna Monia Alfieri: occorre educare i giovani, occuparsi di loro, perdere tempo con loro, altrimenti saranno loro a perdere il loro tempo con l'abuso di alcool e droghe, colmando i loro vuoti esistenziali. Ringrazio chi ha curato l'indagine presentata oggi e ringrazio tutte quelle realtà la cui opera è espressamente dedicata al recupero dei giovani tossicodipendenti."