Il palcoscenico navigante di “Original Dreamers” partirà dalla Stazione ferroviaria e solcherà le acque del Canal Grande fino al Bacino San Marco; il percorso durerà circa un’ora e metterà in scena tutti i simboli della tradizione carnevalesca. Sarà una sorta di teatro sospeso sull’acqua, capitanato da un Unicorno.

Protagonista è il colore bianco, come le pietre fondanti dell’architettura di Venezia; arie d’opera saranno interpretate da un quartetto lirico, danzatori e acrobati daranno spettacolo con il fuoco a segnare calore e passione della rinascita. In tutto questo ci sarà spazio anche per una Colombina: Alice Bars, Maria del Carnevale 2022.

 
Si segna così l’inizio di una lunga festa che si svilupperà con oltre cento compagnie, duecento artisti, mille spettacoli diffusi in una formula fatta di piccoli teatrini, con la realizzazione di due teatri uguali a San Marco e a Mestre, oltre naturalmente al grande spettacolo improvvisato che in un crescendo inarrestabile da domani al martedì grasso daranno le maschere.

“Take your time for the original signs”, il tema scelto, è nelle intenzioni degli organizzatori un invito per ognuno a «vivere il Carnevale seguendo il proprio segno, vuol dire che ci guarderemo dentro e scopriremo la nostra passione».

COSPLAY E RACCONTI
Tra le curiosità ci saranno il Cosplay Party del 19 febbraio a Mestre, le suggestioni proposte dallo scrittore Alberto Toso Fei con “I racconti di quasi mezzanotte” il 17 e 18 febbraio a San Marco, e la discoteca per i più giovani allestita all’Arsenale. Saranno San Marco e piazza Ferretto i due poli dove omaggiare le maschere, visto che il concorso per la maschera più bella avrà come sfondo i due teatri, da cui gli scatti diventeranno social, per poi scegliere i vincitori.

Grande spazio sarà riservato all’Arsenale dove saranno allestiti posti a sedere (parte dei quali riservati ai veneziani) per le 18 repliche dello spettacolo Carnival Experience. Non mancheranno le Marie, in omaggio all’antica tradizione, e il Casinò con il dinner show a cura di Antonia Sautter.

SENZA ANGELI E SENZA AQUILE
Non ci saranno invece, pur se tradizionali, il volo dell’Angelo e quello dell’Aquila, un po’ per limitare il sovraffollamento di migliaia di persone, un po’ perché Piazza San Marco è un cantiere. Cancellata anche la Festa sull’Acqua di Cannaregio.

Gli spettacoli, invece, iniziano subito: sabato 4 febbraio e domenica 5 nei teatri della città andranno in scena due spettacoli, tra musical e Commedia dell’Arte rivista in chiave moderna.

Al Teatro ai Frari arriva domani la prima volta in Italia il musical “La Storia della mia vita” scritto da Neil Bartram e Brian Hill, proposto in italiano per la regia di Ilaria Deangelis. Al Teatro a l’Avogaria, invece, domenica prenderà vita “Bricola e Regina”, due personaggi con maschera della Commedia dell’Arte “moderna”.

Nella foto possiamo ammirare un’opera di Saro Grimani, creata usando una maschera del carnevale di Venezia, dipinta a mano e vecchi giornali di guerra.

Il carnevale di Venezia è uno dei più antichi e famosi del mondo, risalente al medioevo. Era originariamente un periodo di celebrazioni, sfrenatezza e balli che si svolgeva durante la settimana che precedeva il Mercoledì delle Ceneri, che segnava l'inizio del digiuno quaresimale cristiano. Con il passare del tempo, il carnevale di Venezia si è evoluto in un'occasione per indossare costumi elaborati e maschere e partecipare a eventi e feste che durano per tutto il periodo del carnevale. Nel 1979, il carnevale di Venezia è stato iscritto nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.