Tra i disegni di legge, approvati dal Consiglio dei Ministri giovedì 16 novembre 2023 sulle nuove norme in materia di sicurezza, vi sono alcune novità riguardanti l’occupazione abusiva d’un edificio con l’introduzione del reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, perseguibile a querela della persona offesa; inoltre è prevista una procedura, per consentire a chi ne ha titolo, il celere ritorno in proprietà dell’abitazione occupata. A distanza di poco più di una settimana una sentenza del giudice ha restituito l’immobile al comitato “ Ridateci casa nostra ”, diretta da Giuliano Castorina , il quale per il momento tira un sospiro di sollievo; ma si riterrà soddisfatto, allorquando gli occupanti abusivi rilasceranno l’edificio di via D’Amico. “Vado in primis con un amico corrispondente da Malta di un locale giornale. Lì tutto è più tempestivo e l’azione contro lo sfratto funziona diversamente: infatti, non è il padrone di casa a doversi giustificare del perché; ma viceversa. – ha commentato Castorina – In Italia sembra casa loro e ti invitano pure ad andartene; chiamano le forze dell’ordine, nonostante i regolari permessi per manifestare. Domenica 27 novembre, alle ore 18:15, eravamo sotto e dopo dieci minuti sono arrivati i Carabinieri, con le cui volanti gironzolavano a verificare che non causassimo disordini. Io sono molto deluso, poiché dai tempi del Covid pagai anni di debiti con mia madre per aiutare questa gentile donna, che insieme a degli sconosciuti si affacciavano al balcone dicendo che mi finirà male. Malgrado tutto, continua a definirsi la titolare ed a dire ai carabinieri di dover stare fino al 2025 ignorando la sentenza del tribunale e le forze dell’ordine, che lei stessa ha chiamato. Io risposi loro di fare presente che oggi è il 27 novembre e viene l’ufficiale giudiziario, a cui non daranno le chiavi, e farà solo una notifica. La mia proposta era quella di lasciare tutto integro, poiché sono garante del prestito, ancora in gran parte da restituire, e gli si scontava il dovuto al 50% ritirando anche il penale, malgrado molte utenze ancora da pagare arretrate”. Il suo auspicio dunque è che ora avvenga, a seguito della sentenza favorevole, un rilascio pacifico e senza danneggiamenti, affinché il pacifico godimento dell’immobile, legittimamente pieno ed esclusivo, si manifesti d’ora in poi senza ulteriori turbamenti.