In vista della Seconda Conferenza Globale sull’Inquinamento Atmosferico e la Salute, organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a Cartagena, Colombia, dal 25 al 27 marzo 2025, la comunità sanitaria internazionale lancia un allarme senza precedenti: servono azioni immediate per contrastare quello che viene definito un “killer silenzioso”, responsabile di almeno 7 milioni di morti premature ogni anno. Governi, aziende e decisori politici sono chiamati a intervenire con misure coraggiose per garantire aria pulita, diritto umano fondamentale e presupposto irrinunciabile per la salute globale.
Un’Emergenza Sanitaria Trascinata da Un Decennio
L’inquinamento atmosferico continua a mietere vittime, contribuendo in modo significativo all’aumento di malattie non trasmissibili: dal 30% dei decessi per cancro ai polmoni al 25% delle morti per patologie cardiovascolari e respiratorie. Nonostante i dati allarmanti, negli ultimi 10 anni le politiche globali hanno mostrato progressi limitati. Maria Neira, direttrice del Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Climatici e Salute dell’OMS, sottolinea: *“L’impatto sulla nostra salute è quotidiano, a ogni respiro. I leader devono agire ora, mentre la comunità sanitaria deve continuare a lottare per proteggere il futuro delle prossime generazioni”*.
Il Paradosso dei Costi: 8,1 Trilioni di Dollari e Fondi Inadeguati
Il peso economico dell’inquinamento è stratosferico: nel 2019, i costi sanitari legati all’esposizione a polveri sottili e gas tossici hanno raggiunto 8,1 trilioni di dollari, pari al 6,1% del PIL mondiale. Eppure, meno dell’1% degli aiuti allo sviluppo è destinato a migliorare la qualità dell’aria nei Paesi a basso e medio reddito, dove vivono le popolazioni più esposte. Astrid Puentes Riaño, relatrice speciale ONU sul diritto a un ambiente sano, denuncia: “Respirare aria pulita è essenziale per la vita, ma milioni di persone ne sono private. Governi e aziende devono adottare misure urgenti ed efficaci”.
Le Richieste Chiave dell’Appello Globale
L’appello lanciato oggi delinea una roadmap precisa per i decisori:
- Standard rigorosi: Allineare le normative nazionali alle linee guida Oms sulla qualità dell’aria.
- Addio ai combustibili fossili: Abbandonare petrolio, carbone e gas in modo equo, garantendo una transizione energetica inclusiva.
- Monitoraggio e finanziamenti: Potenziare i sistemi di controllo e aumentare i fondi nazionali e internazionali, elevando l’aria pulita a priorità nelle agende politiche.
- Formazione e sensibilizzazione: Creare programmi interdisciplinari per formare professionisti e comunità nella lotta all’inquinamento.
Cartagena 2025: Un’Opportunità Storica
La conferenza di marzo 2025 rappresenterà un momento cruciale per tradurre gli impegni in azioni concrete. Riunendo leader globali, esperti e attivisti, l’evento mirerà a promuovere soluzioni multisettoriali, dalla tecnologia pulita alle politiche di welfare. *“Questa è la nostra chance per invertire una tendenza mortale”*, conclude Neira. *“Ogni firma, ogni impegno conta: insieme possiamo salvare milioni di vite”*.
Una Sfida Collettiva
La posta in gioco è alta: proteggere la salute pubblica significa affrontare disuguaglianze sistemiche e ripensare modelli economici obsoleti. Con l’OMS in prima linea, la speranza è che Cartagena segni un punto di svolta, trasformando l’appello all’azione in un cambiamento tangibile. Perché, come ricorda l’OMS, “l’aria pulita non è un privilegio, ma un diritto di tutti”.