Ieri sera Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno firmato il programma elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo.

Come era già avvenuto per l'accordo di coalizione, curiosamente siglato una decina di giorni fa prima di un accordo di programma, anche stavolta Berlusconi, Salvini e Meloni hanno firmato un patto senza alcun rappresentante del cosiddetto Quarto Polo ovvero Noi con l’Italia-Udc ovvero la quarta gamba del centrodestra. Questo per sottolineare quanto sia la considerazione nei suoi confronti da parte degli altri "alleati".

Stavolta, però, il Quarto Polo non poteva tacere e così i suoi principali esponenti - Raffaele Fitto, Lorenzo Cesa, Flavio Tosi, Enrico Zanetti e Gaetano Quagliariello - hanno rilasciato il seguente comunicato: "Apprendiamo dalle agenzie di stampa che è stato firmato il programma della coalizione del centrodestra, ne prendiamo atto e la riteniamo una mossa sbagliata su ciò che caratterizza principalmente una coalizione".

Una dichiarazione che suona come un ultimatum... e che potrebbe essere tradotta, in italiano, con il più pragmatico "... ma comunque riconosceteci almeno un seggio sicuro!"


Quante contraddizioni in questo centrodestra! La Lega di Salvini, nel 2013 non pronunciava neppure il nome di Berlusconi, citandolo solo con l'appellativo di condannato. Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia si presentano con un proprio simbolo su cui campeggia il nome del rispettivo leader: Berlusconi presidente, Salvini premier, Meloni... così com'è. Noi con l’Italia-Udc, serve solo a raccattar briciole... non è utile neppure parlarne. E nel caso di vittoria, chi sarà il presidente del Consiglio da suggerire a Mattarella perché gli affidi l'incarico di provare a formare un nuovo Governo? Inutile chiederlo, perché non c'è risposta.

Continuiamo a sottolineare le altre "singolarità di questa alleanza" che nasce su un accordo elettorale e non politico. Infatti, per prima cosa si è deciso di correre insieme e successivamente si è deciso quali fossero i temi politici da promuovere in un programma comune. Logica vorrebbe che le due cose fossero state invertite: prima si fa un accordo su un programma, si vede se c'è una convergenza di idee e progetti ed in conseguenza di ciò si fa una coalizione... ma in Italia va bene anche fare il contrario.


E vediamo allora qual è il programma che è stato firmato ben 12 ore fa... Al giorno d'oggi, nell'era del digitale, tutto è elettronico ed un file può esser pubblicato - a star comodi - nel giro di un paio d'ore. Eppure sui siti di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia - e così sui profili social, anche dei rispettivi leader - questo programma non è ancora disponibile... probabilmente lo sarà in futuro, anche a breve... ma se è stato già firmato, perché non far sapere in tempo reale agli italiani elettori di centrodestra per che cosa voteranno?

L'importante è la forma, la foto che ritrae l'alleanza, la foto che ritrae il patto di programma... in fondo è questa che viene data in pasto all'elettore di centrodestra... la forma. La sostanza deve essere abbozzata, la più vaga possibile perché in futuro ognuno degli alleati, in base alle convenienze, possa sempre dire io NON l'avevo detto.

L'importante è che i nostalgici del duce siano rappresentati dalla Meloni, che i razzisti siano rappresentati dalla Lega e che gli evasori siano rappresentati da Forza Italia. Questo è il vero programma del centrodestra, quello che si aspettano gli elettori del centrodestra, quello su cui costruire l'alleanza, quello su cui chiedere il voto.

È un programma che non può esser messo nero su bianco, che tuitti negheranno con forza, perché anche la forma vuole la sua parte... ma è quello che - senza ipocrisia -  una parte degli italiani voterà convintamente. E dato che quelle sono le finalità vere dell'alleanza di centrodestra, è comprensibile che nessuno si preoccupi di far sapere agli elettori che cosa cavolo abbiano firmato Salvini, Berlusconi e Meloni. Ed è ovvio che gli elettori di centrodestra non lo notino neppure.