Domani, venerdì 26 maggio, a Roma, alle ore 11.30, in Corso d’Italia 25 (sala Santi), il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, terrà una conferenza stampa sui voucher e sul rischio che il Parlamento possa approvare emendamenti che prefigurerebbero una nuova normativa su lavoro occasionale peggiorativa di quella precedente.

Sempre domani a Roma, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, in Piazza della Rotonda (Pantheon), si svolgerà un presidio organizzato dalla Cgil nazionale e di Roma e Lazio. E altre manifestazioni analoghe, contro il ripristino dei ‘buoni lavoro’, si terranno in molte altre città d’Italia.

Con questo breve comunicato, la Cgil prende posizione contro l'iniziativa, annunciata ai cronisti di Montecitorio dal capogruppo del PD alla Camera Ettore Rosato che ha dichiarato che nella manovrina verrà presentato un emendamento che ripristina il lavoro occasionale (i cosiddetti voucher) non solo per le famiglie ma anche per le piccole imprese!

Dopo poche settimane dal momento in cui il Parlamento ha trasformato in legge i decreti del Governo per evitare il referendum, di fatto abrogando le norme esistenti su voucher e responsabilità delle aziende sugli appalti, adesso il governo fa marcia indietro e vuole ripristinare le norme sul lavoro occasionale, pur limitandolo a famiglie e piccole imprese.

In pratica, dopo aver reso inutile i quesiti referendari approvati dalla Consulta, tanto che il referendum è stato ufficialmente annullato, il partito di maggioranza in Parlamento adesso comunica che - almeno in parte - i voucher saranno reintrodotti!

Una dichiarazione, quella di Rosato, che conferma le voci che da qualche giorno ormai si facevano più pressanti. E, oltre a quella del sindacato, vi è stata anche la dichiarazione di alcuni membri di Articolo 1 - MDP che hanno anticipato di ritirare il loro appoggio al governo. Così si è espresso Arturo Scotto: «L'annuncio di Rosato di un emendamento che introduce i voucher per le microimprese significa che il PD ha deciso di far cadere il Governo».

A questa, fa seguito anche la dichiarazione del capogruppo MDP alla Camera, Francesco Laforgia: «La misura è colma. Vogliono andare avanti sui voucher per le imprese, prendendo in giro milioni di italiani che hanno firmato per i referendum Cgil annullati dopo che i voucher sono stati cancellati con un tratto di penna? Bene, andremo avanti anche noi e usciremo dalla maggioranza. È un modo di fare inaccettabile sul piano democratico. L’epilogo di questa legislatura rischia di essere la sintesi perfetta di quella infinita serie di strappi consumati in questi anni.»

Come ribadisce in una nota la stessa Cgil, promotrice con milioni di firme per quei referendum, "si tratta di un tentativo inqualificabile e inaccettabile. Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica, che un governo e la sua maggioranza intervengono con un provvedimento legislativo opposto a quello emanato poco prima con il fine di evitare una prova referendaria. Questo configurerebbe una sostanziale violazione dell'art. 75 della Costituzione e costituirebbe un atto irrispettoso nei confronti della Suprema Corte di Cassazione che si è appena pronunciata in proposito.

Se questo tentativo si concretizzerà in un provvedimento di legge, la Cgil porrà in atto una ferma e coerente azione di contrasto, facendo sin da subito appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga, facendosi garante del rispetto della Costituzione e del diritto di voto da parte dei cittadini".

Dal punto di vista politico, le interpretazioni su un provvedimento simile sono molteplici. Si va dalla presa in giro fino alla truffa, certificando - in ogni caso e al di là di qualsiasi dubbio - il totale disprezzo e l'assoluto menefreghismo nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. Un fatto di una gravità unica!

Probabilmente è l'ennesima riprova del cinismo politico renziano che vuole sparigliare le carte e andare al voto il prima possibile addossandone la responsabilità sulle altre forze politiche che verrebbero accusate di venir meno alle promesse, alla loro parola, ecc., ecc.

Comunque vada, questo è un nuovo ulteriore capitolo del peggio che la politica può offrire, e questo proprio da quando la politica avrebbe dovuto essere finalmente buona! Come al solito, l'esatto contrario di ciò che è stato promesso... in perfetto stile Renzi.