Il partito conservatore al governo, Nuova Democrazia (Νέα Δημοκρατία) ha ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni di domenica, ma dovrà attendere un secondo voto entro la fine dell'estate nel tentativo di assicurarsi la maggioranza assoluta.

Si tratta di un altro grande risultato dei partiti dii centrodestra in Europa, quindi dopo Svezia, Finlandia e Bulgaria, che in vista delle prossime elezioni europee del giugno del 2024, non può non preoccupare i partiti di sinistra. Si è trattato di un vero e proprio plebiscito per il partito del premier uscente, che ha sbaragliato la concorrenza della sinistra greca, che pensava dopo la sconfitta del 2019 di poter ritornare al governo del paese.

"I conservatori festeggiano una schiacciante vittoria – La Grecia affronta nuove elezioni”, titola Welt, giornale tedesco conservatore, che sottolinea che “i greci hanno dato nuovamente al primo ministro Kyriakos Mitsotakis un mandato chiaro, ma questo non è sufficiente per formare un governo”. Riferendosi a SYRIZA, il giornale scrive che ha subito pesanti perdite: "Sebbene sia rimasto il partito di opposizione più forte con circa il 20%, ha perso più di 10 punti".

“SYRIZA ha fatto una campagna per un massiccio aumento dello stato sociale, voleva aumentare le pensioni e il salario minimo e tassare l'economia più pesantemente. Ma questo è stato apparentemente meno efficace del programma dei conservatori per stabilizzare ulteriormente il Paese dopo la grave crisi finanziaria dell'ultimo decennio e rimettere in carreggiata l'economia. Molti elettori si risentono anche del governo di Tsipras durante la grave crisi economica del paese. A quel tempo fu costretto ad attuare duri programmi di austerità”, conclude il quotidiano tedesco. Ma il risultato non era certo scontato, anzi.

Molti alla vigilia prevedevano un esito del voto al fotofinish, primo tra tutti proprio il primo partito di sinistra quel Syriza, che è stato responsabile, secondo i greci, di avere accettato senza fiatare il piano lacrime e sangue imposto al paese dalla commissione europea per risolvere la situazione del debito nel 2010. Un piano che hanno gettato ampi strati della popolazione nella povertà assoluta.

La destra del primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha trionfato alle elezioni, perché evidentemente il suo piano di rilancio ha convinto i greci molto più della sinistra di Syriza. Ma certo che nemmeno il più ottimista del partito del premier poteva prevedere un simile trionfo, doppiando praticamente i voti del secondo partito più eletto (Syriza).

Malgrado questo trionfo, però Neo Democratia non è riuscito a superare, anche se di poco, la soglia del 45% dei voti, che gli avrebbe permesso di formare un governo monocolore, senza accordi con altri partiti.

“Ringrazio i greci dal profondo del mio cuore. L'urna è catalitica. Il messaggio è che gli elettori vogliono una Nuova Democrazia autosufficiente. La speranza ha sconfitto il pessimismo. Prometto di lavorare ancora più duramente per onorare la tua fiducia. I cittadini vogliono un governo autosufficiente con un orizzonte di quattro anni", ha affermato Mitsotakis in una nota.

“Coerentemente con i miei impegni, seguirò tutte le procedure. La matematica dell'analogia semplice conduce a vicoli ciechi. Accelereremo il processo in modo che il paese abbia presto una mano ferma sul volante [per guidare]. Oggi si chiude un cerchio e se ne apre uno nuovo. Faccio appello all'unisono a coloro che hanno esitato a fare il passo. Continuiamo e ci muoviamo in modo costante, coraggioso e solo in avanti", ha aggiunto.

Certamente il risultato è stato un vero e proprio colpo alle aspirazione di Syriza, che a questo punto appare completamente fuori dai giochi, avendo perso voti anche a favore dei socialisti del Pasok, che sembravano ormai destinati alla totale ininfluenza nel panorama a politico greco.

"È un risultato devastante per l'opposizione, in particolare per Syriza", ha affermato Wolfango Piccoli, co-fondatore della società di analisi dei rischi Teneo.

"Ci vorrà molto tempo prima che il principale partito di opposizione si riprenda, lasciando Nuova Democrazia nella posizione di dominare la politica greca e dirigere il governo senza alcun controllo significativo", ha affermato. Certamente il voto come detto rafforza quella corrente di centrodestra che aspira a giocare un ruolo sempre più determinante anche in Europa. E certamente questo risultato potrebbe rafforzare anche il dichiarato obiettivo della premier italiana Meloni di creare una alleanza tra il suo gruppo dei conservatori con i popolari (di cui Neo Democratia fa parte), considerando anche come il segretario dei popolari sia Thanasis Bakolas, uomo vicinissimo al premier greco Mitsotakis.

Meloni e il leader greco si erano intrattenuti in un lungo bilaterale nell'ultimo consiglio Ue, a marzo, per rinsaldare ancora di più i rapporti tra i due paesi, ambedue impegnati sul fronte migranti e sulla annosa battaglia sulle regole europee sui conti pubblici.