La Macedonia del Nord ha segnato un momento storico con l'elezione della sua prima donna capo di stato, Gordana Siljanovska Davkova, eletta presidente nelle elezioni dello scorso 8 maggio, sostenuta dai "conservatori" del Partito Democratico per l'Unità Nazionale Macedone (Vmro-Dpmne), con il 43,23% dei voti.

Domenica 12 maggio, la neoeletta presidente ha prestato giuramento in una cerimonia solenne nel Parlamento di Skopje.

Siljanovska Davkova, che compirà 71 anni l'11 maggio, è avvocato e docente all'Università di Skopje. Prima di vincere le elezioni del 2024, si era candidata alle presidenziali del 2019, perdendo al ballottaggio contro Stevo Pendarovski... che stavolta è invece riuscita a sconfiggere.

Siljanovska Davkova e il leader del Vmro-Dpmne, Hristijan Mickoski, sono critici degli accordi raggiunti da Skopje negli anni scorsi con Grecia e Bulgaria. Intendono prendere iniziative, compreso un referendum, per abolire il nome di “Repubblica della Macedonia del Nord”, imposto dall'accordo del 2018 con la Grecia, e tornare a quello di Macedonia.

Durante il suo discorso di insediamento, ha sottolineato l'importante ruolo delle donne nella vita politica. Dopo la cerimonia in Parlamento, la nuova presidente si è recata alla residenza del capo dello Stato per il passaggio delle consegne con Pendarovski.



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