Politica

Presentato al Senato il programma di Calenda e Renzi per le politiche 2022

Al Senato Carlo Calenda ha presentato il programma di Azione e Italia Viva per le politiche del 25 settembre 2022. Nessuna promessa irrealizzabile, ha scritto via social Calenda, ma proposte serie e concrete nel solco dell'Agenda Draghi... ci mancherebbe!

Per chi voglia consultare il programma di Renzi e Calenda, lo può fare alla pagina seguente: www.azione.it/programma_elettorale_2022 

A presentare il programma, oltre a Calenda circondato dalle sue neo "azioniste" Gelmini e Carfagna, a rappresentare Italia Viva vi erano Boschi, Bonetti e Marattin. Renzi non era presente.


Ecco quel che ha detto Calenda sul programma:

"Andare avanti con l'agenda e il metodo Draghi, di buon senso e di buon governo.  ... Se avremo un largo mandato dagli italiani chiederemo a Draghi di restare come presidente del Consiglio. ... Noi vogliamo attuare le riforme del Pnrr: chi lo vuole cambiare, lo vuole far saltare. ... Non candideremo a posizioni di governo o responsabilità persone che non abbiano esperienza di governo pubblico o privato, basta coi Toninelli e coi Di Maio. ...Non esiste il voto utile perché in campo ci sono quattro coalizioni, non due. Il Pd ha fatto un gigantesco disastro volendo fare un incrocio fra il CLN e una cosa sull'agenda Draghi. Però, invece di farlo con i 5 Stelle, lo ha fatto con Bonelli e Fratoianni. Porte aperte a Cottarelli, Bonino e Bentivogli. ...Con Renzi faremo una grande iniziativa insieme a Milano, stiamo fissando la data. I nostri rapporti sono stati molto difficili a partire dal Conte 2, che ha innescato una serie di scontri molto accesi, anche perché insistiamo sullo stesso elettorato e diciamo le stesse cose. Renzi ha fatto un gesto di grandissima generosità mettendosi di lato e dicendo corri tu... non è una cosa banale.Le nostre sono differenze di vedute personali. Ad esempio io ho un pensiero sulle sue conferenze e lui ne ha un altro e rimangono diversi. Immediatamente dopo le elezioni parte un processo costitutivo di una forza politica che a un certo punto deve superare me e lui, da questo punto di vista stiamo costruendo una classe dirigente che ha tutte le caratteristiche per farlo. Io con Renzi al Governo ho lavorato come viceministro, ambasciatore e ministro e non c'è un giorno in cui non abbiamo litigato, ma abbiamo fatto Impresa 4.0, taglio dell'Irap e dell'Ires, credito di imposta sulla ricerca, sulla formazione, la decontribuzione del salario di produttività e ogni volta che ho litigato con Renzi in questi mesi anche nei momenti più duri non ho mai disconosciuto il fatto di considerarlo uno dei migliori presidenti del Consiglio che il Paese abbia avuto. ...La proposta della Lega su Quota 41 costa 65 miliardi di euro, è irrealizzabile. Noi promettiamo di non promettere. ... Chi vuole patrimoniali e tasse di successione non ha capito quanto sia provato il Paese da due anni di pandemia e dall'inflazione. I giovani guadagnano il 30% in meno, bisogna intervenire, altrimenti se ne vanno. Noi proponiamo una mensilità in più detassata. I soldi si trovano con la lotta all'evasione fiscale e con il taglio della spesa pubblica. Al Mise rividi il bilancio e trovai 15 miliardi di euro non spesi. ...Sul presidio dei confini penso che più persone partono, più muoiono, ma quelle che arrivano devono essere integrate con l'agenzia nazionale di integrazione. Salvini chiudendo gli Spra ha peggiorato la situazione. ... Chi studia in italiano e in Italia è italiano. ...Siamo per il salario minimo e la cancellazione delle false cooperative. Nessun lavoratore dovrà guadagnare meno di 9 euro l'ora. ...In questo Paese per sanità e istruzione si spende la metà di quello che viene speso per le pensioni. Eppure mancano 50mila medici e infermieri, mentre la spesa delle famiglie per le cure private ammonta a 40 miliardi di euro. ...Basta con i no a tutto. I no ai rigassificatori, ai campi eolici, basta con l'ambientalismo ideologico che peggiora l'ambiente mentre noi perdiamo occupazione. Ridicolo il Pd che dice sì al rigassificatore a patto che si spenga fra cinque anni. La transizione ambientale è una cosa seria e va gestita bene. L'energia non è accumulabile quindi le rinnovabili vanno accompagnate. Il nucleare è l'unica soluzione a emissioni zero e costante".

Spazio anche alle donne presenti.

La Boschi, pensando a i' babbo, ha detto di appoggiare l'ultima proposta di Berlusconi sulla giustizia:

"Siamo per l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione e vogliamo rivedere la prescrizione, perché la mediazione al ribasso con una maggioranza così ampia, con Pd e 5 Stelle, non ci ha consentito di fare una norma che funzioni".

La prescrizione come attualmente riformulata con la benedizione di Draghi, non solo è stata bocciata dall'Europa, ma anche dai magistrati antimafia. Ma evidentemente le nuove norme che fanno addirittura evaporare i processi, non sono per la Boschi sufficienti a garantire l'innocenza de i' babbo, già sentenziata in primo grado.


La Carfagna, invece, se la prende con l'ex alleata Giorgia Meloni: 

"Mi viene un gran ridere quando vedo i manifesti della destra con lo slogan risollevare l'Italia. Se parlassero il linguaggio della verità dovrebbero dire che grazie al governo Draghi l'Italia si stava risollevando. La nostra crescita nel secondo trimestre è superiore alla Germania e ci sono 400 mila posti di lavoro in più in un anno", dimenticandosi però di aggiungere che questo è avvenuto grazie al superbonus voluto dai 5 Stelle.Il Terzo polo è la vera novità che non scommette sulle paure degli italiani ma sulle loro energie e sul loro coraggio. Il nostro programma è serio, fattibile e nel solco dell'agenda e del metodo Draghi".

Spazio anche alla Gelmini:

"No a riforme a colpi di maggioranza o solo con gli slogan. I progetti di riforma portati avanti come bandierine ideologiche per agitare le opposte tifoserie hanno un risultato fallimentare abbastanza certo, per questo vogliamo proseguire con il metodo Draghi. ...Noi non pensiamo che con il presidenzialismo si rischi la deriva autoritaria, ma oggi dopo la caduta di Draghi se c'è una figura di cui gli italiani si fidano è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella". 


Infine la Bonetti si è soffermata sul tema maternità, annunciando di voler eliminare tutti i costi per le imprese, associati a tale tema.

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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