In Molise, in nove mesi si è votato per le elezioni politiche e per le regionali con un astensionismo relativamente stabile e questo permette di fare dei raffronti.

Innanzitutto, passando da 23mila voti a poco meno di 16mila, il PD perde quasi 7mila voti recuperati - però - dai 'dissidenti' di Costruire Democrazia.

Intanto, i Cinque Stelle crollano da oltre 31mila voti a circa 10mila, perdendo quasi 20mila voti.

Dove siano andati i voti perduti dal Campo Largo è presto detto: Centro + Popolari + Moderati decollano passando da circa 2mila voti ad oltre 27mila (+25mila circa). 
Anche nella maggioranza il centro moderato di Forza Italia cresce, mentre FdI e soprattutto la Lega perdono qualche migliaio di voti.

Nei numeri, è il partito di Conte ad aver perso la maggior parte dei consensi (-20mila circa), seguito dal PD (-7mila circa).
Non serve un Mannheimer per interpretare un voto del genere.

I voti persi dal "campo largo" PD+M5S sono andati ai partiti dei 'moderati' come Udc, Italia Viva, Popolari e Costruire Democrazia, che  - se fossero stati coalizzati con Forza Italia - sarebbero risultati come la prima formazione politica del Molise, davanti anche a FdI e Lega insieme.

I fattori principali sono evidenti.
La politica 'muscolare' della Destra ad oggi non ha ancora comportato più merito nelle scuole e più sicurezza per le strade, mentre le libertà stentano ad affermarsi su antichi privilegi.
D'altra parte, la politica delle "diseguaglianze e diversità" della Sinistra disperde il consenso  della gran parte dei cittadini che - come sappiamo - sono eterosessuali e occupati.
Dulcis in fundo la politica delle 'intese' al Centro recupera attrattività, se gli opposti estremi a destra come a sinistra non riescono proprio a venirne a capo, dal Pnrr alle Pensioni fino alle Regioni o la Sanità, come la Scuola o la Giustizia eccetera eccetera.