La recente escalation delle tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia ha portato la questione degli armamenti spaziali al centro dell’attenzione. Il Pentagono ha dichiarato che la Russia ha lanciato un satellite che potrebbe essere utilizzato per attaccare i satelliti in orbita.

Il lancio del satellite nella bassa orbita terrestre sarebbe avvenuto il 16 maggio. Secondo il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, questo satellite potrebbe essere probabilmente un’arma spaziale, in grado di attaccare altri satelliti.

Il satellite russo di cui si parla è il Cosmos 2576, lanciato dal cosmodromo di Plesetsk, a circa 800 km a nord di Mosca. L’agenzia spaziale russa Roskosmos ha affermato che il lancio è stato effettuato per conto del ministero della Difesa della Federazione Russa".

Per il portale Spacenews, nei giorni immediatamente successivi al lancio, Cosmos 2576 si sarebbe posizionato in un’orbita molto simile a quella di un satellite da ricognizione del governo statunitense. Per fare che cosa?

Mosca ha negato le accuse, definendole “fake news”. Il viceministro degli Esteri, Serghei Ryabkov, ha sostenuto che il programma spaziale russo sta procedendo come previsto e che i lanci di veicoli spaziali servono a rafforzare la capacità di difesa del paese, aggiungendo che la Russia si oppone al dispiegamento di armi d’attacco nella bassa orbita terrestre.

Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di rivalità tra le due superpotenze. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha avvertito che i satelliti statunitensi potrebbero diventare obiettivi legittimi. Entrambe le nazioni hanno proposto mozioni contrastanti sulla non proliferazione delle armi spaziali alle Nazioni Unite.



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