Il progetto si chiama Breakthrough Starshot. L'obiettivo è quello di inviare un veicolo spaziale, leggero come una piuma, verso Alfa Centauri, distante dalla Terra 4,37 anni luce, pari a 40 trilioni di chilometri. Ad una velocità pari ad un quinto di quella della luce, il viaggio dovrebbe richiedere 20 anni. Il costo si aggirerà intorno ai 100 milioni di dollari.

L'iniziativa è stata presentata da Yuri Milner, miliardario di Silicon Valley di origini russe e uno dei fondatori del Breakthrough Prize per la fisica, e dal famoso fisico e cosmologo Stephen Hawking, in occasione del 55mo anniversario del viaggio di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio.

La navicella avrà le dimensioni di un aquilone, non dovrà pesare più di un foglio di carta e sarà fatta da una stoffa che avrà uno spessore di pochi atomi. A farla muovere nello spazio ci penserà un raggio di luce generato da un laser da 100 miliardi di watt.

La durata del progetto è di 20 anni: i primi dieci destinati allo studio ed alla ricerca delle tecnologie necessarie, in termini di elettronica e materiali, ed i dieci successivi alla fase realizzativa.

La fattibilità è basata su dati concreti relativi ai recenti rapidi progressi registrati in campo scientifico. Ad esempio, la memoria e la capacità di calcolo di una CPU raddoppiano nel giro di una anno e mezzo. Nuove scoperte nel settore delle nanotecnologie saranno in grado di fornire il tipo di stoffa necessario per la "vela". Infine, anche nel campo della tecnologia laser, presto sarà possibile costruire laser molto potenti ad un costo relativamente basso.

In pratica, l'obiettivo è quello di una miniaturizzazione estrema, che consenta di impacchettare l'intero sistema di controllo, i sensori, la telecamera, il sistema di navigazione, i fotoni per la propulsione, il trasmettitore e l'alimentazione all'interno di un wafer di silicone, che sarà poi installato su una vela ultra-sottile del peso di pochi grammi, che risponderà alla pressione della luce.

Migliaia di queste "nanoastronavi" potranno essere lanciate da una sorta di astronave madre e guidate, poi, dal Light Beamer, un laser da un miliardo di watt, installato ad alta quota (come località si è ipotizzato, ad esempio, il deserto di Atacama in Cile). Un laser di questo tipo può essere messo a fuoco su un oggetto di piccole dimensioni, solo se questo non dista più di un milione di chilometri. 

Pertanto, la nanoastronave dovrà raggiungere la sua velocità di crociera entro due minuti e resistere ad un'accelerazione superiore di 60 mila volta a quella di gravità. Il Light Beamer avrà una doppia funzione, in quanto si trasformerà in una sorta di telescopio per ricevere il segnale dalla navicella, che comincerà a registrare dati ed immagini non appena raggiunta Proxima Centauri, la più vicina alla terra.