Dopo aver fermato le navi delle Ong, giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di BLOCCARE l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali presenti nel Mediterraneo.
Purtroppo i governi italiani degli ultimi 5 anni avevano firmato accordi (in cambio di cosa?) perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia: col nostro governo la musica è cambiata e cambierà.


Nelle ultime settimane il governo del cambiamento di cui Salvini fa parte, ed in alcuni momenti dà l'idea di esserne pure la guida, ha regalato ai libici 12 mezzi navali, annunciando a breve, sempre gratis, di darne altri 17. In cambio di cosa? Perché pattuglino le coste della Libia ed assistano eventuali migranti? Le navi delle Ong lo facevano gratuitamente e l'accoglienza in Italia di quei migranti, compresi i costi di rimpatrio avrebbero potuto esser detratti dai 20 miliardi che l'Italia annualmente versa all'Europa.

Quindi, Salvini, nonostante i suoi proclami fa spendere all'Italia dei soldi in più... in cambio di cosa? Ai libici è andato a dire che avrebbe allestito dei campi di accoglienza nel sud di quella nazione... e la risposta dei libici è stata una pernacchia. Per non fare brutte figure, Salvini ha rimescolato le carte dicendo di essere andato dai libici a dirgli che avrebbe allestito dei campi di accoglienza a sud del sud della Libia... in Sudan o in Ciad! Chissà perché tale argomento avrebbe dovuto interessare i libici.

Adesso, Salvini, dopo le Ong ha pensato bene di prendersela con le missioni internazionali, dopo che la nave militare irlandese Samuel Beckett, con a bordo 106 migranti, domenica è approdata al molo Norimberga di Messina.

La nave irlandese sta operando in base alle direttive della missione Eunavformed, nota anche come operazione Sophia, in coordinamento con altre navi militari degli Stati membri dell'Ue.

Pertanto, dal ministero della Difesa, appreso il nuovo "fronte di lotta" su cui Salvini voleva estendere la propria propaganda, è stato ricordato che la competenza sulle missioni internazionali spetta alla Difesa o non all'Interno e se le le regole di ingaggio della missione vanno cambiate, questo deve esser fatto nelle sede competenti, e non a Innsbruck, dove si svolgerà il vertice dei ministri dell’Interno Ue.

In aiuto di Salvini è pure subito accorso il ministro di supporto del governo del cambiamento, l'onesto cittadino senatore ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che subito ha inviato il seguente tweet...


Ma il vicepremier Salvini non era sufficientemente soddisfatto. Allora, con un intervista di questo lunedì su Rai Radio 1, è inter venuto in supporto l'altro vicepremier, due volte ministro, oltre che onesto cittadino deputato, Luigi Di Maio che ha precisato: «Finché la missione Eunavformed rimane in piedi, gli unici porti sdi sbarco sono quelli italiani, ma l'obiettivo è cambiare le regole di ingaggio della missione.

Mi ricordo che un anno fa sono stato a parlare con Frontex e mi spiegarono che il governo Renzi diede la disponibilità di portare i migranti nei porti in cambio di punti di flessibilità usati per il bonus degli 80 euro. Noi chiederemo flessibilità senza barattarla in cambio dell'apertura dei porti... deve cambiare la musica.

Sull'immigrazione queste navi devono portare i migranti in tutti i porti. Se c'è bisogno di flessibilità non la baratteremo con l'apertura dei nostri porti ma la chiederemo perchè è un diritto dell'Italia come quella degli altri paesi europei.»


Dopo un mese e mezzo di governo a guida Salvini Di Maio - è ormai provato che il premier Conte è solo un burattino da esibire in occasioni ufficiali dove i due premier di fatto non possono intervenire - l'unico tema trattato è quello dei migranti, cui si è aggiunto un decreto con un paio di divieti che viene spacciato come epocale.

Questo, finora, è il metro del cambiamento...