Chi è abituato a pensar male che cosa direbbe? Che la nuova dirigenza della Juventus, dopo aver concordato con il Tribunale Federale Nazionale la sanzione che sarebbe stata inflitta al club, ha deciso di accettare il patteggiamento in relazione alle accuse relative a manovre stipendi, rapporti con agenti e partnership con altri club. 

Così, improvvisamente, ieri è stata diffusa la notizia dell'udienza che si sarebbe tenuta oggi e dove è stato deciso quanto riportato nella nota della Figc: ll Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, presieduto da Carlo Sica, dato atto delle proposte di accordo depositate, visto l’art. 127 CGS, le dichiara efficaci e applica le seguenti sanzioni:

  • per la società Juventus FC Spa, euro 718.240,00 (settecentodiciottomiladuecentoquaranta/00) di ammenda
  • per il sig. F. P., euro 47.000,00 (quarantasettemila/00) di ammenda;
  • per il sig. P. N., euro 35.250,00 (trentacinquemiladuecentocinquanta/00) di ammenda;
  • per il sig. F. C., euro 32.500,00 (trentaduemilacinquecento/00) di ammenda;
  • per il sig. C. G., euro 18.500,00 (diciottomilacinquecento/00) di ammenda;
  • per il sig. P. M., euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda;
  • per il sig. G. M., euro 11.750,00 (undicimilasettecentocinquanta/00) di ammenda;
  • per il sig. S. B., euro 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda.

Condizione per il patteggiamento è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte Federale dello scorso 22 maggio e della decisione del Collegio di Garanzia del CONI dello scorso 20 aprile.Al fine di ottenere un rinvio per proseguire nelle già avanzate interlocuzioni finalizzate alla valutazione di una proposta di accordo ex. art. 127 CGS, ritenuta la richiesta meritevole di accoglimento, stralcia dal presente procedimento la posizione del dott. Andrea Agnelli, la cui trattazione rinvia all’udienza del 15 giugno 2023, in presenza, con salvezza dei diritti di prima udienza.

Soddisfattissimo del risultato, il presidente della Figc, Gabriele Gravina: "C’è un momento per la verifica, l’accertamento e i giudizi, ma c’è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggior serenità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, auspicabile e condiviso ed è il risultato più bello del calcio italiano per trovare un momento di serenità".

Anche la Juventus ha rimarcato il risultato ottenuto con il seguente comunicato: 
Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”.Il Tribunale Federale Nazionale FIGC ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciando, dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di “applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento” presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle c.d. “plusvalenze”).La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non). La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie).

Pertanto, niente ulteriori punti di penalizzazione per la squadra bianconera, punti  che avrebbero potuto pesare su questo o sul futuro campionato... un aspetto della vicenda che non è stato chiarito.

In conclusione tutti contenti anche se, tirando le somme, la cosiddetta Giustizia Sportiva ha stabilito che adesso per una squadra di calcio è possibile agire per ottenere dei vantaggi che possano agevolare i rapporti economici con dei calciatori che le permettano, ad esempio, di ottenere la qualificazione in Champions League che, al di là di quale potrà essere il risultato sportivo in tale torneo, garantisce comunque ad un club alcune decine di milioni di euro ogni anno.

Così, grazie a questa sentenza la Juventus ha ottenuto, rispetto ad altri club concorrenti che si sono comportati secondo le regole, una sanzione di neppure 800mila euro che le ha consentito di guadagnare 50 milioni.

E pretendono di chiamarla Giustizia Sportiva.



Crediti immagine: Cs Figc