"Una DONNA delle Istituzioni al QUIRINALE. Un onore proporla". Matteo Salvini si è intestato la candidatura della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, pensando seriamente che da palazzo Madama potesse approdare al Quirinale.
Per il centrosinistra la proposta è risultata inaccettabile e per farlo capire al leader della Lega e al resto della coalizione di centrodestra i loro grandi elettori hanno disertato le urne della quinta votazione.
Ma i guaio peggiore per Salvini è che la candidatura della Casellati non è piaciuta neppure al suo schieramento, tanto da raccogliere solo 382 voti, ben 71 in meno di quelli che avrebbe dovuto incassare. Così, almeno per qualche ora, invece di Conte, accusato sempre di aver commesso un qualche insanabile errore, sulla graticola c'è finito Salvini, la cui scelta potrebbe anche aver conseguenze sul governo.
In ogni caso il centrodestra risulta adesso diviso con le varie forze che lo compongono che si scambiano accuse di tradimento. Dopo le scintille tra La Russa e Toti arriva la dichiarazione della Meloni:
"Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini, per sapere cosa ne pensa".
Con chi ce l'abbia non lo dice, ma oltre Forza Italia e Coraggio Italia (che però non va oltre la quarantina di membri in Parlamento) non ci sono altri con cui la leader di FdI può prendersela.
Nel pomeriggio, alle ore 17, è prevista una seconda votazione a partsre dalle 17. Anche le eventuali votazioni dei prossimi giorni saranno due: alle 9.30 e alle 16.30.
"Il risultato della quinta votazione cancella i sogni di blitz del centrodestra e dimostra quanto sia irresponsabile cercare di imporre un presidente di parte. E’ molto grave che Salvini e il centrodestra abbiano trascinato in questa sfida una delle più alte Istituzioni dello Stato", ha dichiarato la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris. "E’ ora di mettere fine a questo stato di confusione, a questo teatrino che gli italiani non meritano. Ora bisogna finalmente fare sul serio e trovare subito la convergenza su un presidente della Repubblica capace di unire e non di dividere".
E quali sarebbero gli ultimi nomi proposti? Draghi, Mattarella e... Casini!