Il Parlamento europeo approva l’accordo per aumentare la produzione di armi nell’Ue e per rifornire Kiev con un altro mezzo miliardo di euro in armi.
Hanno votato a favore anche i Socialisti francesi - che però sono per il “non-allineamento” della Francia all’Alleanza atlantica - e i Verdi - persino quelli tedeschi, ma non quelli italiani che hanno votato contro essendo alleati del M5S.
Anche i Dem italiani hanno votato a favore del Piano ASAP europeo, che consente l'utilizzo di fondi PNRR per rifornire l'Ucraina di armi.
Ma al Parlamento Europeo e sotto l'occhio vigile di Gentiloni.
In Italia è andata diversamente.
Infatti, Schlein ed i suoi direttivi hanno proposto e hanno fatto approvare alla Camera una mozione per “escludere l’utilizzo delle risorse di pertinenza del Pnrr per la produzione di armi e munizioni in conseguenza degli aiuti forniti all’Ucraina”.
Approvata all'unaminità, la mozione PD si oppone a che il Pnrr venga usato per produrre armi che servono all'Italia quando si tratta di reintegri delle nostre scorte ... che si stanno consumando ... "in conseguenza degli" stock dopo stock inviati all'Ucraina.
Fortunatamente, una mozione non è una legge ma un mero strumento di indirizzo politico al Governo sul comportamento da tenere o le misure da prendere per affrontare una determinata questione.
E non è atto di Bilancio.
Infatti sulla quantità di scorte occidentali che si consumano, il ministro della Difesa del governo britannico Wallace - quello che rispose alle insistenze di Kiev "non siamo Amazon!" - in questi giorni ha ricordato agli 'alleati ucraini' (sic et simpliciter) che «state chiedendo ad altri Paesi di rinunciare ai propri stock» di armi.
Allo stesso modo, la mozione Schlein dovrebbe spiegarci perchè l'Italia dovrebbe rinunciare a risorse Pnrr per reintegrare le nostre scorte militari (cioè rinunciare anche ad occupazione e redditi).
Tra l'altro, il settore militare è industria metalmeccanica, chimica e elettronica, che sono le infrastrutture di un paese avanzato. Mica turismo, ristorazione ed edilizia ...
L'Italia non può campare di aria fritta e già stiamo rinunciando a tanta occupazione e reddito che arriverebbero dal Pnrr di regioni e comuni + enti ed università.
Infatti, mentre il Pd di Schlein si preoccupa di cosa faccia il Governo - persino quando è in linea con l'UE - c'è tanto Pnrr che manca e che non fa capo ai ministeri (cioè "al governo"), bensì alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, alla Conferenza Stato-Città ed autonomie locali e alla Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
Tutti enti dove PD e centrosinistra sono ampiamente rappresentati da oltre 20 anni (non le banche o i fascisti), ma proprio quando il Pnrr è utile per contrastare le 'diseguaglianze' ... sono i Pnrr Salute, Sociale e Formazione che mancano.
Salute, Sociale e Formazione di cui si occupano attivamente Bonaccini e De Luca, come se ne interessano facendo proposte anche Renzi e Calenda, ma non Schlein (nè Conte).
A parte assunzioni pubbliche, stipendi più alti per tutti e nuovi stadi, c'è qualche proposta di 'campo largo' per il Pnrr?