Nel mese di maggio il dato congiunturale relativo al fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, è stato stimato dall'Istat pari al -1%, rispetto ad aprile. Il calo è determinato dall'andamento del mercato interno (-1,9%), mentre è stato registrato un moderato incremento nell'andamento di quello quello estero (+0,7%). 

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per l'energia (+5,6%), i beni di consumo (+1,0%) e i beni intermedi (+0,8%). I beni strumentali registrano invece una marcata flessione rispetto al mese precedente (-6,2%).


Per quanto riguarda il dato trimestrale, periodo di riferimento marzo-maggio, l'indice è cresciuto del +4,7% rispetto al periodo immediatamente precedente.


Infine, corretto per gli effetti del calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di maggio 2020), il fatturato aumenta in termini tendenziali del 40,2% (+41% per il mercato interno e +38,6% per quello estero) rispetto a maggio 2020.

I principali raggruppamenti di industrie registrano marcati incrementi tendenziali per tutti i settori: +77,2% l'energia, +49,6% i beni strumentali, +42,0% i beni intermedi e +24,8% i beni di consumo.

Con riferimento al comparto manifatturiero, si evidenziano aumenti tendenziali per tutti i settori di attività economica.