Le controanalisi hanno anche confermato l’iniziale risultato: la qualità delle acque del mare di Ponente sono abbondantemente nella norma. Dopo i prelievi effettuati sabato scorso dalla Capitaneria su richiesta del Comune dopo un allarme lanciato sui social, le cui analisi avevano evidenziato l’assenza di batteri, anche i successivi campionamenti, disposti sempre dal Comune nella giornata di lunedì hanno confermato che l’allarme era ingiustificato: infatti i risultati del laboratorio d’analisi, che ha effettuato le prove, ha evidenziato l’assenza di Escherichia coli ed Enterococchi o comunque una presenza irrisoria.

Ecco il dettaglio nelle varie zone, dove sono avvenuti i campionamenti: località San Giovanni (Escherichia coli 0, Enterococchi 0); Campo sportivo “Salmeri” (Escherichia coli 1, Enterococchi 2); Lido La Fenice (Escherichia coli 5, Enterococchi 3); Località Sayonara (Escherichia coli 10, Enterococchi 3); San Papino (Escherichia coli 0, Enterococchi 0).

I valori di riferimento indicati dalla legge sono 500 per Escherichia coli e 200 per Enterococchi. «Dalle analisi si evidenzia chiaramente che non esistono tracce in acqua di batteri fecali che risultano pari a zero. – afferma il Sindaco Pippo Midili – Ritengo che i dati valgano più di ogni commento e semmai l’unica considerazione, che va fatta, riguarda ancora una volta la tendenza al disfattismo di alcuni soggetti, che, in assenza di riscontri scientifici, si permettono di gettare ombre o peggio fango sull’Amministrazione non comprendendo che fanno un danno alla città. Noi non ci stiamo e come già detto, quando avevamo contezza dei primi risultati, che abbiamo voluto riverificare a distanza di alcuni giorni, non faremo sconti a questi soggetti e tuteleremo l’immagine della città di Milazzo nelle sedi opportune. Non è possibile tollerare questi atteggiamenti che creano anche preoccupazione nei bagnanti. L’Amministrazione monitora costantemente la situazione delle acque proprio per senso di responsabilità e dunque non interviene quando qualcuno decide di lanciare allarmismi senza alcuna ragione».