Michel Barnier, capo negoziatore dell'Ue, in un paio di post sul proprio account social ha voluto esprimere la sua soddisfazione per l'accordo trovato con il Regno Unito sulla Brexit dopo 4 anni e mezzo di trattative. Un accordo, ha ricordato, che serve a costruire una nuova partnership con il Regno Unito che ha deciso di "rinunciare ai diritti e ai vantaggi" riconosciuti ad uno Stato membro. 

Barnier ha voluto sottolineare questo passaggio per ribadire che l'accordo non farà sì che quei diritti e quei vantaggi vengano aggirati: è da considerarsi unicamente la base di una nuova partnership, che possa essere giusta ed equa per Uk e Ue.

Trionfalistiche le prime dichiarazioni di Boris Johnson che da Downing Street ha dichiarato: "Abbiamo ripreso il controllo delle nostre leggi e del nostro destino".

Il testo dell'accordo deve ancora essere pubblicato, ma il premier britannico l'ha definito "un buon affare per l'intera Europa".

In una prima conferenza stampa, Johnson ha detto che l'accordo da 668 miliardi di sterline all'anno "proteggerà i posti di lavoro in tutto il Paese" e "consentirà di vendere le merci del Regno Unito nel mercato dell'Ue senza tariffe doganali e senza dover rispettare limiti di quote".

Johnson ha però riconosciuto anche di essere stato costretto a fare concessioni in alcuni settori come quelli della pesca e dei servizi finanziari...


La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, parlando da Bruxelles, ha detto che adesso è il momento di voltare pagina e di guardare al futuro, definendo il Regno Unito come un partner dell'Europa. 

L'accordo, al momento, non è però stato ancora pubblicato e, comunque, dovrà essere approvato dal Parlamento britannico (dove il voto è previsto per il 30 dicembre) e da quello europeo.

Tra coloro che sono comunque insoddisfatti, già fin d'ora, c'è  la Scozia, con il primo ministro Nicola Sturgeon che ha detto che la Brexit è stata realizzata contro il volere della Scozia e non ci potrà essere un accordo che possa compensare ciò che la Brexit porterà via al suo Paese che da adesso, ancor più di prima, farà di tutto per diventare nazione indipendente.

In ogni caso, per quanto riguarda la sua approvazione all'interno del Parlamento britannico, non ci saranno sorprese, visto che il leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, seppur al buio si è già espresso in suo favore annunciando il sì dei suoi parlamentari, chiarendo però che tale approvazione derivi dal fatto che una Brexit no deal sarebbe stata comunque peggiore.