L'ultima volta che si è parlato di Stati Generali fu in Francia quando così era definita l'Assemblea dei rappresentanti di clero, nobiltà e borghesia, che fu poi sostituita dall'Assemblea generale... durante la rivoluzione.

Gli Stati Generali del premier Conte, va detto, sono un'altra cosa, ma forse non sarebbe stato male utilizzare un altro nome .


Quando inizieranno? La prima riunione è stata fissata per sabato, dopo che in precedenza era stata annunciata per venerdì.


Che cosa si deciderà? Teoricamente, un piano "concreto" per la ripresa dell'Italia. A questo punto nascono già le prime perplessità, visto che un piano di rilancio - non di rinascita, perché anche in quel caso il nome non porterebbe bene - era già stato scritto e presentato da Colao proprio pochi giorni fa. Non va più bene? Sembrerebbe di no, anche se il ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, ha cercato di metterci una toppa, dichiarando che nel piano ci sono "moltissime buone proposte" e che "tutti nel governo lo stanno studiando"... ma che non sembra però essere al centro degli Stati Generali.

Al momento, comunque, par di capire che i partiti della maggioranza, più che a guardare al futuro, negli Stati Generali abbiano intenzione soprattutto di porre rimedio al presente, pensando ad esempio a come rifinanziare il fondo di garanzia, la cassa integrazione, ecc. Di piani futuri non si hanno notizie concrete.


Chi parteciperà? Sono stati invitate tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza. Quest'ultime, però, hanno deciso di non partecipare.

Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani si sono riuniti per valutare l'opportunità di prender parte agli Stati Generali. Al termine della riunione, è stata diffusa una nota, in cui si legge che "il centrodestra è compatto sul no alla partecipazione agli Stati Generali organizzati dal governo a Villa Pamphili. I tre partiti hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali". 

Matteo Salvini, inoltre, ha voluto metterci del proprio aggiungendo che "gli italiani non hanno bisogno di altri show e passerelle. Il luogo del confronto e della discussione è il Parlamento, non sono le ville o le sfilate".

Il premier Conte, probabilmente anche con un certo sarcasmo, ha detto di essere sorpreso dalla decisione delle forze di minoranza, ricordando loro che "Villa Pamphilj è la sede istituzionale di alta rappresentanza della Presidenza del Consiglio. Invitarli lì è un gesto di attenzione anche nei loro confronti". Inoltre, non ha mancato di ricordare che, anche in passato, non si è mai sottratto agli appuntamenti in Parlamento e che la sua presenza è prevista anche per la settimana a venire.


Cosiderazioni. Per quanto riguarda la maggioranza, gli Stati Generali danno la sensazione di essere una "scusa" per allungare i tempi di qualsiasi decisione che il Governo dovrà prendere in futuro. Infatti, qualunque piano di sviluppo Conte  e i suoi ministri vorranno intraprendere, questo dovrà comunque essere finanziato. Come è il problema principale. Dato che tra poco più di una settimana  ci sarà una nuova riunione del Consiglio europeo, allora gli Stati Generali diventano un'ottima scusa per poter attendere ancora qualche giorno prima di prendere qualsiasi decisione sul futuro del Paese, in modo da capire se e quando i soldi promessi dall'Europa arriveranno e in che forma.

Per quanto riguarda le forze di opposizione, tralasciando l'ennesima figura ridicola relativa alla scusa della sede istituzionale che immancabilmente è finita per diventare un trend social, appare evidente la necessità di smarcarsi da qualsiasi decisione e da qualsiasi responsabilità per poter cavalcare la rabbia popolare, sperando in ulteriori disastri di cui addossare la responsabilità al Governo, e arrivare quanto prima alle tanto invocate elezioni anticipate. Una strategia politica che, considerata l'attuale situazione, non solo appare alquanto cinica, ma del tutto in contraddizione con le dichiarazioni di chi, giornalmente, dice di dannarsi l'anima solo per l'esclusivo interesse degli italiani. In questo caso, è evidente che non è così.