A Milano e provincia è stato indetto per venerdì 19 gennaio uno sciopero in seguito all'incidente mortale avvenuto alla Lamina spa, dove il 16 gennaio hanno perso la vita tre lavoratori.
Le vittime causate dalle esalazioni di azoto sono Marco Santamaria (43 anni), Giuseppe Setzu (59 anni) e Arrigo Barbieri (58 anni), mentre in condizioni critiche è Giancarlo Barbieri (62 anni), fratello maggiore di Arrigo. Ricoverati, seppure in condizioni non critiche ed in via di miglioramento, anche i due lavoratori che hanno dato l’allarme: Alfonso Giocondo (48 anni) e Giampiero Costantino (45 anni).
Lo sciopero è stato indetto da Fim, Fiom e Uilm e culminerà alle ore 15.30 con un corteo che si snoderà da piazza San Babila fino alla sede della Prefettura.
Di seguito una nota di Cgil e Fiom a commento di quanto avvenuto: "Ci auguriamo che gli organi competenti possano, nel più breve tempo possibile, ricostruire la dinamica di quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità. Ma è indubbio che la tragicità dell’evento non può non porre grandi interrogativi sul rispetto delle misure di sicurezza previste per il tipo di lavorazione.
Un altro gravissimo infortunio sul lavoro ripropone la drammaticità del fenomeno nel nostro Paese, che in questo ultimo anno ha registrato una pericolosa inversione di tendenza.
Il tema della sicurezza deve essere prioritario anche nella contrattazione, nel confronto con le associazioni datoriali e nell’attività istituzionale. Come sindacati continueremo a sostenere l’impegno dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, per imporre il pieno rispetto di tutte le norme in materia sui luoghi di lavoro.
Non può esistere crescita economica e sociale senza difendere e valorizzare il lavoro."