La tecnologia va avanti più delle leggi e corre verso un futuro tutto "Punto Zero".
Cecilia, sette anni di contrasti per un divorzio con liti continue per la gestione dei figli, decide insieme al suo ex marito di accettare la comunicazione della gestione familiare tramite un’App realizzata dal progetto Anthea, al costo di 50 euro l’anno.
L’offerta gli è arrivata dal avvocato Gianni Casale di Modena, che spiega così l’idea: "Prima di fare l'avvocato ho fatto altri lavori inerenti la comunicazione. Così ho attinto dall'esperienza fatta in precedenza.
Il vero bug del nostro sistema è la consapevolezza che, una volta usciti dalla stanza del giudice, ognuno dei coniugi fa quel che vuole, perché per la controparte sarà difficile dimostrare tutto. A volte grazie anche alle dritte che diamo noi avvocati.
Ho pensato: cosa si può fare? Dopo una sorta di brainstorming ho guardato quello che avevo intorno: una società di genitori abbastanza giovani, e poi l'Italia nota per il primato di contatti telefonici, perché tutti hanno un telefonino a disposizione. Questa poteva già essere una via. E lo strumento concreto poteva essere quello che faceva comunicare i due genitori attraverso un sistema volontario.”
Le password sono a disposizione dei genitori, degli avvocati del giudice e degli assistenti sociali... tutti possono monitorare appuntamenti, spese e problemi dei figli.
Tutto resta registrato e può essere utilizzato in ogni momento, anche in giudizio. Sembra che questa nuova formula con l’occhio vigile del grande fratello abbia dato una nuova forma a questa famiglia allargata.
Il padre è più presente e attivo anche negli appuntamenti importanti dei figli, che prima era solito dimenticare.
Ma veramente siamo arrivati, all'occhio vigile di un macchinario, per andare d’accordo e per ricordarci dei figli? Cosa si innesca nella mente dei coniugi separati?
Forse che non si può mentire, che non ci si può sentire superiori, che si è sempre sorvegliati e che non ci si può sputare veleno addosso?
Intorno a questa nuova soluzione di pace c’è diffidenza tra i coniugi, mentre cresce l’attenzione da parte dei giudici e degli avvocati.
Benvenuti nel mondo della pace familiare via App.