Nel manuale intitolato “Difendersi dall’elettrosmog”, libro ricco di preziose informazioni, gli autori, Ulrich Kurt Dierssen e Stefan Brönnle, scrivono: “Esistono sufficienti prove che diversi enti militari, alla ricerca di nuovi sistemi strategici, stanno sperimentando applicazioni dell’elettromagnetismo [1] (interessante in tal senso è la lettura del romanzo ‘Il segreto delle tre pallottole’ di Maurizio Torrealta ed Emilio del Giudice, 2010, dove, con il pretesto della finzione, sono riportati alcuni documenti sull'uso dell'elettromagnetismo a scopi bellici). Si suppone che nei grandi impianti come H.A.A.R.P. a Gakona in Alaska, si compiano esperimenti anche per agire sulla sfera psichica, generando emozioni come la paura e l'euforia.
Il ronzio che si percepisce in vari luoghi del pianeta pare sia il prodotto di frequenze basse, intorno ai 60-80 Hz. Anche se è difficile capire quale sia la vera origine del fastidioso rumore, alcune ricerche e persino commenti di certi politici ne avallano la matrice militare. Per esempio, il deputato statunitense Bill Richardson del Comitato di controllo sui servizi segreti, riconosce che il brusio non è un'illusione acustica. Durante un convegno a Taos, nel New Mexico, località nota appunto per un suono a bassa frequenza, Richardson affermò: "Quel rumore ha attinenza con la Difesa". Il deputato invitò il Pentagono a "farla finita".
Successivamente Bob Saltzman, un ricercatore del Comitato per la scienza, la navigazione spaziale e la tecnologia, avrebbe perso il posto, perché sosteneva che responsabile del ronzio era il Ministero della Difesa.
La direzione verso la quale vanno i progetti delle forze armate statunitensi nel XXI secolo è stata descritta nel rapporto New world vistas, redatto dall'U.S.A.F. Vi leggiamo: "E' possibile accoppiare l'energia elettromagnetica con l'organismo umano, in una forma pulsata, focalizzata e configurata in maniera tale da permettere il controllo dei movimenti muscolari e delle emozioni, generare il sonno, trasmettere indicazioni (messaggi subliminali? n.d.r.) ed interagire con la memoria a breve ed a lungo termine..." Se esistono visioni avveniristiche e distopiche di questo genere, non siamo lontani da un mondo in cui, tramite la tecnologia di trasmissione mobile e ripetitori installati un po' dappertutto, potranno essere distribuite, insieme con i campi elettromagnetici e le informazioni, anche le emozioni desiderate dai governi".
Gli autori paventano per il futuro impieghi deleteri della tecnologia: sono ritrovati che, però, sappiamo essere collaudati e diffusi da alcuni decenni. Il dominio del pianeta e di gran parte dell'umanità (clima, processi fisici e biologici, trend demografici etc.), attraverso un'ampia gamma di sinistri apparati, è qui, è adesso!
[1] La fase sperimentale è, però, conclusa da tempo ed è subentrato un uso diuturno.
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