Non potendo effettuare pellegrinaggi o celebrazioni a Predappio o Salò, i leader degli estremisti destra presenti in Parlamento e che in teoria dovrebbero agire nel rispetto della Costituzione nata grazie alla lotta della Resistenza contro il nazifascismo, stravolgono il senso del 25 aprile, Festa della Liberazione, facendola diventare giornata di protesta contro il coprifuoco!

Solo in Italia, probabilmente, accadono cose simili!

Così Matteo Salvini:
«Nella giornata della Liberazione, Lega in campo per restituire diritti, lavoro e libertà agli italiani: in poche ore già superate 20mila firme per #NOCOPRIFUOCO. Grazie!»

Così Giorgia Meloni: «La libertà, mentre la celebriamo, non è più scontata. A oltre 70 anni dall'inizio della nostra Repubblica democratica, e ad oltre un anno dall'inizio della pandemia, il Governo ancora pensa di potersi arrogare il diritto di decidere se e quando gli italiani possano uscire di casa. Appello a tutti coloro che credono nel valore della libertà: aiutateci ad abolire il coprifuoco.»

Invece per gli estremisti di destra extraparlamentari di CasaPound la Festa della liberazione si celebra così:Oggi (24 aprile, ndr) una delegazione di CasaPound ha ricordato,  deponendo un mazzo di rose rosse presso il cippo di Campoverde, il sacrificio dei marò del battaglione Barbarigo della Xa M.A.S., e dei parà della divisione Folgore.Un ricordo per tutti coloro - giovanissimi volontari reclutati da tutta Italia – che per ben sei mesi, malgrado l’inferiorità numerica e nonostante l’enorme disparità di armamento e di equipaggiamento, donarono la propria vita per contrastare l’invasione anglo-americana della nostra Capitale.Quegli eroici soldati sono ancora oggi esempio per chiunque non si pieghi allo strapotere della materia e del denaro e vi opponga i propri valori morali e spirituali.

E così: Oggi, all'alba, CasaPound Italia ha voluto nuovamente rendere omaggio ai Martiri delle Foibe e ricordare le atrocità commesse dai comunisti ai danni dei nostri compatrioti sul confine orientale.

Essendo ignoranti o in malafede, questi personaggi si preoccupano di commemorare le vittime delle atrocità commesse dai comunisti, ma non conoscono o fanno finta di non conoscere le atrocità commesse in precedenza nella ex-Jugoslavia dai nazifascisti. Le foibe furono la vendetta di un ventennio di persecuzioni perpetrate dai fascisti nel nord della ex-Jugoslavia. Non che questo possa giustificare le violenze nei confronti di persone la cui unica colpa era stata quella di aver creduto nel fascismo, ma usare quelle vittime per far credere che i fascisti fossero brava gente è ammazzarle due volte.

Naturalmente, il sito dell'Anpi è irraggiungibile, quasi certamente a causa di un attacco DDoS (Distributed Denial of Service).  In ogni caso, dato che non si può celebrare il 25 aprile in piazza, è comunque possibile farlo da remoto. 

Questo l'indirizzo della Staffetta della Liberazione, organizzata dall'Anpi, su facebook:
https://www.facebook.com/anpinaz/

Viva il 25 aprile, viva la lotta partigiana, viva la Resistenza!