Entro una settimana, a detta di Di Maio, si dovrà risolvere la vicenda Alitalia, perché proroghe non ne saranno più concesse.

Da mesi - la vicenda ha riguardato anche il precedente Governo - si cerca di dar vita ad una nuova azienda, l'ennesima, di cui però ancora non si sono trovati i soci che garantiscano l'acquisto della totalità delle quote.

Ferrovie, Delta e Mef garantiranno il 60% del capitale iniziale della nuova Alitalia. Manca un 40%, per il quale alcuni imprenditori si sarebbero fatti avanti. Al riguardo, da ricordare l'offerta, sorprendente per molti, del proprietario della Lazio Lotito, mentre più significativo è sembrato l'interesse di German Efromovich, socio di maggioranza della colombiana Avianca che si sarebbe detto disponibile per l'acquisto di almeno il 30% delle quote.

Un interesse logico, anche se dovrà essere valutato dalla Delta che potrebbe avere delle remore a partecipare ad una società in cui un concorrente potrebbe avere la maggioranza e dettare la propria linea.

A complicare la vicenda, però, c'è anche un altro aspetto e riguarda l'occupazione, come ci fa sapere il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito, che porta all'attenzione il problema dopo che, secondo alcune indiscrezioni, nella nuova Alitalia sarebbero stati individuati, tra personale di terra e di volo, circa 2mila esuberi:

«Attendiamo dal ministro Di Maio una smentita sulle indiscrezioni di nuovi esuberi in Alitalia. Purtroppo, su questo tema, nell'incontro che abbiamo avuto al ministero dello Sviluppo mercoledì scorso, non abbiamo avuto alcuna risposta a differenza, invece, dei precedenti incontri nei quali avevamo avuto rassicurazioni. Ci sono voci su migliaia di esuberi e su questo, che è il punto che più ci interessa, ci attendiamo la smentita che non è arrivata».