Anche Mattarella chiede al Governo di modificare la legge di Bilancio
Articolo 81 - Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. [...]
Articolo 97 - Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilita` del debito pubblico. [...]
Articolo 117 - La potestà legislativa è esercitata dallo Stato [70 e segg.] e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. [...]
Questi sono gli articoli della Costituzione a cui si è richiamato il presidente della Repubblica Mattarella nella lettera inviata per Ognissanti al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte in merito alla legge di Bilancio per il 2019.
Mattarella ha scritto a Conte di aver autorizzato l'invio alle Camere della manovra, ma gli ha anche ricordato che, in base agli articoli della Costituzione che in parte sono stati riportati all'inizio, è suo «dovere sollecitare il Governo a sviluppare – anche nel corso dell'esame parlamentare - il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee».
Come interpretare il contenuto delle parole di Mattarella? Più o meno in questi termini: "Io l'ho firmata, ma se in Parlamento non sarà modificata in modo tale da essere accettata dall'Europa, inizierò prima a farlo presente e potrei dopo anche arrivare a rifiutarne l'approvazione... in base alla Costituzione.»
Prosegue, pertanto, il pressing istituzionale nei confronti del Governo del cambiamento. Dopo la Commissione europea, la "bella manovra" di Conte è stata bocciata ieri dal governatore di Bankitalia Visco e oggi dal presidente della Repubblica Mattarella.
Ed il Governo? Prosegue imperterrito per la propria strada, continuando a ripetere che questa, parole di Conte, è «una manovra seria ed equilibrata che ha l'obiettivo di far ripartire il Paese. Nei prossimi giorni illustreremo alla Commissione europea il nostro programma di investimenti e di riforme strutturali. Sono convinto che il nostro percorso sia quello corretto per garantire equità sociale e crescita economica.»
Come spiegato in una intervista al Corriere, per Conte, in relazione al "dialogo" con Bruxelles non sembrano esserci margini per modificare la manovra... è la Commissione che dovrà rivedere la propria posizione, convincendosi della sua bontà!