Poche ore dopo l'incontro che si è tenuto venerdì a Ginevra tra il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, e il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, a Kiev è giunta la prima spedizione di un pacchetto di aiuti militari inviati dagli Stati Uniti, destinato all'esercito ucraino schierato in prima linea alla difesa dei propri confini minacciati da oltre 100mila soldati russi.

90 tonnellate di "aiuti letali" che fanno parte di  un pacchetto da 200 milioni di dollari approvato da Biden a dicembre, a supporto della sicurezza dell'Ucraina.

L'ambasciata degli Stati Uniti a Kiev ha dichiarato che l'arrivo dei primi aiuti dimostra il fermo impegno di Washington per il sovrano diritto dell'Ucraina all'autodifesa.
 
"Gli Stati Uniti continueranno a fornire tale assistenza per sostenere le forze armate ucraine nel loro continuo sforzo di difendere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina dall'aggressione russa".

Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha ringraziato gli Stati Uniti per l'aiuto.


In risposta, il ministero della Difesa russo ha diffuso dei  video in cui si vedono caccia Sukhoi inviati in Bielorussia per prendere parte a esercitazioni militari.

Inoltre, secondo quanto riporta la Cnn affermando di aver avuto riscontro alla notizia da varie fonti, l'ambasciata Usa a Kiev avrebbe chiesto al Dipartimento di Stato di autorizzare il rientro del personale non essenziale e le loro famiglie.



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