Mentre l'OMS adesso definisce elevato il rischio del nuovo coronavirus, l'epidemia si allarga costantemente in Cina e non solo. 

Nell'ultimo report fornito da Pechino, il numero di casi confermati in Cina è salito a 4.515, rispetto ai 2.835 del giorno precedente. I decessi hanno superato ormai quota 100. La maggior parte di questi è avvenuta nella provincia di Hubei.

Inizialmente, è stato detto dalle autorità cinesi che le vittime erano persone anziane o con problemi respiratori preesistenti, però non sono stati forniti dettagli sulle persone decedute nei giorni seguenti.

Carrie Lam, capo esecutivo di Hong Kong, ha dichiarato durante una conferenza stampa - provvista di maschera - di aver imposto delle limitazioni ai collegamenti con la Cina. Quelli tramite treni e traghetti saranno sospesi a partire da giovedì, mentre i voli  saranno dimezzati. 

Purtroppo, si allarga anche il numero dei casi confermati al di fuori della Cina, adesso divenuti 50, anche se finora nessuno di questi è risultato mortale. 

Il guaio è, però, che sono stati registrati ulteriori casi di diffusione del virus da uomo a uomo. Gli ultimi sono stati registrati in Giappone e Germania. Inoltre, gli esperti ritengono possibile che questa infezione possa essere diffusa anche da persone che non ne abbiano manifestato i sintomi: tosse, raffreddori e, difficoltà respiratorie...

Se ciò venisse confermato, come conseguenza i controlli standard utilizzati per questo tipo di contagio risulterebbero poco efficaci, con il virus che potrebbe così diffondersi molto più rapidamente.