Quando i Van Halen non erano quattro. Romanzo
Crearono un mito. Negli anni 80 i Van Halen s’incamminarono in una carriera strabiliante; raramente l'universo della musica aveva assistito a qualcosa di così elettrizzante. La band visse una festa epica fatta di rock e notti e senza fine.
Per ogni rockettaro che si rispetti, un romanzo come Il quinto Van Halen (LINEA-R) di Mimmo Parisi, è una stella che dovrebbe brillare nella propria tana. Comunque, di quegli anni casinari, sporchi e stradaioli vissuti dalla band, manca qualcuno che - mai citato da nessuno - contribuì fortemente a costruire il sound di Eddie van Halen e compagni.
Crearono un mito. Negli anni 80 i Van Halen s’incamminarono in una carriera strabiliante; raramente l'universo della musica aveva assistito a qualcosa di così elettrizzante. La band visse una festa epica fatta di rock e notti e senza fine.
Per ogni rockettaro che si rispetti, un romanzo come Il quinto Van Halen (LINEA-R) di Mimmo Parisi, è una stella che dovrebbe brillare nella propria tana. Comunque, di quegli anni casinari, sporchi e stradaioli vissuti dalla band, manca qualcuno che - mai citato da nessuno - contribuì fortemente a costruire il sound di Eddie van Halen e compagni.
Steve Farrell, il protagonista
Nelle periferie di Los Angeles c'è chi lo ricorda, e ha fatto il suo nome: Steve Farrell. Molti hanno riconosciuto in Eddie Van Halen, il più grande chitarrista rock di tutti i tempi. Ed è vero. Tuttavia, se tutto fosse andato come il primo progetto previsto dal manager squattrinato che si prese cura dei ragazzi californiani, sul palco degli autori di Jump ci sarebbe stata anche la sua ombra. 'Ombra' non perché Steve fosse un clone del suo amico Eddie - erano compagni fin dall'adolescenza - ma perché quello stile chitarristico (tapping, legato, armonici artificiali e tutto quel bagaglio tecnico diventato canonico per ogni chitarrista targato 'tengo il volume a 10'), be', l'avevano inventato insieme!
Poi la vita s’inventa situazioni impreviste e quello che è dovuto, lo sappiamo in tanti, è scippato da una mano lesta che sparisce nel vicolo buio di una strada; con tutti i tuoi sogni. Steve Farrell provò a inseguire chi gli rubò i progetti. Quando si accorse che, però, non era possibile raggiungere qualcosa che non dipendeva dal suo volere, saggiamente si dedicò a essere semplicemente un individuo capitato su questo pianeta.